di Bernardo Basilici Menini
Si comincia con un «umano cordoglio, come per tutti, e un pensiero alla famiglia», si finisce con un «Politicamente parlando Ciampi è uno dei traditori dell’Italia e degli italiani». E’ un Salvini senza mezzi termini quello che attacca Carlo Azeglio Ciampi, deceduto oggi all’erà di 96 anni, nel giorno della sua morte.
Il capo del Carroccio interviene in diretta a SkyTg24, parlando della morte dell’ex Presidente della Repubblica. Parte in quarta e alza ancora la posta: «La morte è sempre una brutta notizia, di fronte alla quale si deve preghiera e cordoglio. Politicamente parlando Ciampi è uno dei traditori dell’Italia e degli italiani, come Napolitano, Prodi e Monti». Quindi rincara: «Si porta sulla coscienza il disastro sulle spalle di 50 milioni italiani. Rispetto per la morte ma politicamente, come per Napolitano, lo considero da processare come traditore».
Immediata la risposta del mondo politico. La Serracchiani, sul suo profilo Twitter, ci va giù dura: «Salvini jena insulta Ciampi appena morto. E attacca Napolitano, Prodi, Monti e poteri forti… Per lui l’unico buono era il Duce?».
Luigi Zanda, capogruppo del Partito Democratico al Senato, promette «Un esposto alla procura della Repubblica perché valuti tutti i possibili riflessi penali delle affermazioni di Matteo Salvini nei confronti di Carlo Azeglio Ciampi, Giorgio Napolitano, Romano Prodi e Mario Monti. Le sue parole sono miserevoli e inaccettabili».
Non pago, Salvini continua l’attacco sul suo profilo Facebook: «È morto Carlo Azeglio Ciampi. Come per tutti, umano cordoglio e un pensiero alla famiglia. Senza dimenticare però che fu uno dei tanti (da Napolitano a Scalfaro, da Prodi a Monti) a svendere il lavoro, la moneta, i confini e il futuro dell’Italia».