La consigliera regionale del Piemonte Sara Zambaia, della Lega, è la prima firmataria di un ordine del giorno, secondo cui il servizio sanitario si dovrebbe far carico dei costi per il test del DNA prenatale.
«Quest’oggi ho depositato un ordine del giorno a favore delle gestanti con rischi di patologie al feto – spiega Zambaia – Si tratta di fornire, attraverso il servizio sanitario pubblico, moderni test di diagnosi prenatale: i cosiddetti NIPT. Con un semplice prelievo del sangue della madre, si possono infatti diagnosticare le principali patologie cromosomiche relative al feto».
«La mia richiesta – prosegue Zambaia – è che l’assessore competente si faccia portavoce della richiesta di inserire il NIPT tra i LEA, su base nazionale, così che le donne a rischio possano usufruire in modo totalmente gratuito di questo test a prescindere dalla regione di appartenenza».
«Nell’attesa – continua la consigliera –,chiediamo di valutarne la fattibilità su base regionale».
«Ci tengo a precisare – conclude poi Zambaia – che il Piemonte, nella fattispecie la clinica Sant’Anna, è all’avanguardia perciò che riguarda l’analisi prenatale e sta già portando avanti una sperimentazione in merito al test del DNA. Si tratta dell’ospedale con il maggior numero di parti ogni anno. La possibilità di prevenire eventuali patologie future è quindi auspicabile e fattibile, ed è opportuno che le future mamme dispongano di tutti gli strumenti disponibili sul mercato».