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sabato, 27 Luglio 2024

De Tomaso verso la chiusura: a rischio 900 posti di lavoro

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Le lancette corrono. Non c’è più tempo. Enrico Stasi,il curatore fallimentare della De Tomaso di Grugliasco, si sta per arrendere.
Una misteriosa cordata di imprenditori emiliani avrebbe dovuto rilevare il marchio, ma purtroppo è scomparsa dallo scenario chiedendo altro tempo. Ma Stasi specifica che «tenuto conto del fatto che la cassa integrazione scade il 4 maggio, è indubbio come non vi sia più tempo per mettere in piedi una procedura competitiva».
E ora «non c’è più tempo per lanciare la cosiddetta asta impropria prevista dalla legge», spiega. La cassa integrazione, come detto, scade il 4 maggio, poi ci saranno i licenziamenti: 900, questo è il numero dei dipendenti.
Ma la situazione è complessa. Il curatore infatti per vendere l’azienda deve bandire un’asta, non può cederla al primo offerente. Una procedura, questa, che però richiede del tempo. Quello che manca.
Ma cosa succederà? «La curatela si vede costretta a porre in essere quanto previsto dalla legge in tema di ammortizzatori sociali», ovvero licenziamenti e mobilità.
D’altronde la De Tomaso non è certo un “bocconcino appetitoso”. Infatti Stasi specifica che «la situazione in l’azienda si trova sin dall’apertura della procedura concorsuale è il risultato di un malaccorta gestione dell’azienda da parte della famiglia Rossignolo, che ha comportato l’assunzione di oltre mille dipendenti pur senza alcuna prospettiva di ripresa».
«Ritengo – spiega Porchietto – che ci siano gli spazi sia per reiterare la cassa integrazione sia per definire gli accordi che porteranno all’offerta. Prendo atto della preoccupazione del curatore ma mi stupiscono le sue perplessità estremamente negative. Ho convocato per oggi una riunione straordinaria e aspetto per domani la prima offerta. Le strutture tecniche hanno lavorato negli ultimi dieci giorni per definire percorsi che permetteranno agli investitori di promuovere una offerta e di questo la curatela è al corrente. Ho già convenuto un percorso con il ministro Plletti per chiedere il prolungamento della cassa in deroga».

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