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sabato, 27 Luglio 2024

Danneggiati dalla domenica ecologica i ristoranti pensano di chiudere

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

di Giulia Zanotti

Potrebbero non alzare le serrande ristoratori e commercianti questa domenica, in cui è previsto il blocco totale del traffico dalle 10 alle 18.
Infatti, la giornata a piedi decisa dall’amministrazione comunale per ridurre l’inquinamento in città danneggerebbe non poco le attività commerciali e della ristorazione. I dati, registrati il 5 marzo, domenica del precedente blocco, parlano di una media del 30 per cento di incassi in meno. Da distribuirsi a seconda delle zone: a perdere clienti sono stati soprattutto i locali della collina, mentre in centro, complici altre attrattive ed eventi, il calo è stato più contenuto.
Tuttavia secondo la categoria il non poter circolare in macchina in una giornata che in molti dedicano al mangiar fuori e alle compere fa si che nelle domeniche ecologiche convenga stare chiusi.
Un problema che si aggiunge ad altri e che aumentare il malcontento della categoria: infatti, ristoranti ed attività commerciali sono preoccupati anche del Bilancio 2017 della Giunta Appendino che prevede aumenti di Tari e Cosap e una nuova regolamentazione dei dehors. Senza contare gli aumenti del costo dei parcheggi e la proposta di aumentare la Ztl, oltre ai tagli a cultura e turismo che rischiano di portare meno clienti.

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