di Dario Tondo
Un boato, che rompe il silenzio dell’alba. Poi di nuovo nessun rumore.
Poteva finire in tragedia l’esplosione che questa mattina alle 6 ha devastato una palazzina di proprietà dell’ATC in strada della Verna, a due passi da zona Barca, periferia torinese.
Lo scoppio di una bombola di gas ha provocato il ferimento di diverse persone tra le quali un ragazzino di quindici anni, inizialmente dato per disperso, che abita con la famiglia nell’appartamento accanto, da dove è avvenuto la fuga di gas. È stato investito dal crollo del muro divisorio e ha subito un trauma cranico.
Intanto il bolletino medico parla chiaro. Diversi feriti, di cui uno grave: un uomo di 76 anni, ricoverato al CTO, che viveva al primo piano dove è avvenuta l’esplosione, riporta ustioni sul 20% del corpo soprattutto su volto, torace e mani.
Più gravi le condizioni di una sua vicina di casa, una donna di 37 anni, in rianimazione all’ospedale Giovanni Bosco per una grave intossicazione da fumo.
Complessivamente dodici le persone medicate sul posto e altre 13 in ospedale, tra cui una famiglia intossicata dai fumi.
Sul posto si è recato anche il sindaco di Torino Piero Fassino che ha espresso solidarietà: «Contiamo di trovare una sistemazione per tutti in giornata e di ripristinare le parti danneggiate nel più breve tempo possibile». Intanto quaranta alloggi sono stati evacuati, mentre una sessantina di persone ha dovuto lasciare le proprie abitazioni.
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