Va avanti la discussione sulla legge elettorale. E un accordo pare ancora lontano, anche se Matteo Renzi assicura: «Entro domattina si chiude». I pomi della discordia sono comunque molti: «Il cosiddetto salva-Lega, le candidature multiple, la delega al governo per la formazione dei collegi», come ammette lo stesso premier. Ma su tutti le quote rosa.
È proprio su questo punto che imperversa la bufera. Forza Italia non vuole fare alcun passo nella direzione della rappresentanza di genere. Infatti il voto alla Camera fissato per oggi è slittato.
«Noi dobbiamo tenere una posizione conforme all’accordo, il voto poi è affidato ai singoli parlamentari. Ma sarebbe grave se si usassero gli emendamenti sulla parità di genere per saltare la riforma», spiega Francesco Paolo Sisto, presidente della commissione Affari costituzionali e deputato di Forza Italia.
«Emendamenti peraltro – aggiunge – che violano dei precetti costituzionali, come dimostrano due sentenze della Corte costituzionale».
«Nessuno – insiste ancora Sisto – mi ha chiamato stanotte – aggiunge Sisto – non mi risultato cambiamenti rispetto a quanto deciso nell’accordo fatto con il Pd».
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