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sabato, 27 Luglio 2024

Cos'è Uber, il servizio alternativo al taxi

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

In questi giorni, con lo sbarco effettivo di Uber a Torino, si parla molto di questo servizio alternativo al Taxi, più per la mobilitazione dei tassisti che per le sue caratteristiche.
Dobbiamo dire che in tutte le metropoli dove Uber è attivo le reazioni da parte dei tassisti sono sempre state le stesse. Ma cos’è Uber?
Uber è un servizio che sta a metà tra il noleggio dell’auto con autista e il car-sharing. In soldoni chi è dotato di una macchina con non più otto anni di vita, ha la patente da tre, ha una fedina penale pulita e non ha mai avuto sospensioni della patente di guida, può iscriversi all’app inventata cinque anni fa a San Francisco e diventare un autista remunerato.
Tutto si basa su un’ app gratuita scaricata sullo smartphone, che una volta avviata carica una mappa che visualizza la posizione del cliente e quella delle auto con conducente più’ vicine. Viene calcolato il tempo di attesa previsto e parte la chiamata. Il pagamento avviene con carta di credito e una volta terminata la corsa si lascia un feed back online.
Questo è il servizio “classico ” di Uber, ma da poco è stato avviato un nuovo servizio “Uber Pop” che permette a tutti, o quasi, di diventare conducenti, e questo fa arrabbiare i tassisti. “Per essere un driver UberPOP, infatti, è necessario avere un’auto intestata e immatricolata da non più di 10 anni, avere almeno 21 anni, possedere una patente di guida valida da almeno 1 anno e dimostrare di non averne subito la sospensione e di avere la fedina penale pulita.” dicono dal blog ufficiale di Uber, che lancia anche le prime tariffe “le tariffe UberPOP sono trasparenti e economiche, e non variano di notte e nel weekend. Ecco qualche esempio. A Torino da Lingotto a Mirafiori la cifra si aggirerà sui 5 euro, Da Porta Susa a Le Gru saranno circa 8 euro, dalle Molinette a Largo Francia circa 7 euro.
Il taxi è un servizio in parte pubblico, ed è normato da molte leggi, Uber invece in qualche modo non rispetta queste leggi, e i Comuni si dicono incompetenti nella materia e rimandano allo Stato la possibilità di stabilire delle norme ad hoc. Dal suo sbarco in Italia, a Milano soprattutto, i taxisti combattono l’app e anche a Torino i taxi hanno organizzato momenti di protesta e uno sciopero per il 17.
Chi avrà la meglio nella contesa non ci è dato saperlo, ma speriamo che sia il cittadino a poterne guadagnare in termini di servizio e costi, e che a rimetterci non siano i lavoratori di entrambi i servizi.

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