La collaborazione tra UNI (Ente Italiano di Normazione) e il Politecnico di Torino ha portato alla pubblicazione la definizione dei requisiti e dei metodi di prova delle mascherine generiche o mascherine di comunità. Quelle che ogni giorno dobbiamo indossare per entrare in qualsiasi luogo pubblico.
Fino ad oggi, non esisteva alcun metro di misura per valutarne le prestazioni filtranti, ecco perché UNI insieme al Poli di Torino hanno messo a punto le due nuove prassi di riferimento, il tutto mediante due prove distinte: La primavaluta l’efficienza di rimozione delle particelle e la seconda misura la resistenza all’attraversamento dell’aria.
Fatta eccezione per chi lavora in ambito sanitario o necessità specifiche, tutti i cittadini possono utilizzare le mascherine di comunità, così come indicato nel DPCM del 26 aprile 2020, pur non avendo le caratteristiche di dispositivo medico UNI EN 14683.
“La normazione tecnica – dichiara il presidente UNI, Piero Torretta – mai come in questo momento ha un’estrema utilità sociale: la pubblicazione con il Politecnico di Torino delle due prassi di riferimento sulle mascherine di comunità ha lo scopo di fornire linee guida sui requisiti che soddisfino le indicazioni del decreto ‘Cura Italia’ e offrire, con spirito di servizio, ai produttori e agli utilizzatori, riferimenti certi per garantire la conformità alle finalità di tutela della salute a cui le mascherine di comunità sono indirizzate”.
“Le prime misure su filtri per aria – afferma il Rettore del Politecnico di Torino Guido Saracco – effettuate nel Laboratorio di tecnologia degli aerosol e filtrazione aria che fu diretto da nomi illustri come i professori Codegone e Anglesio e che fa capo oggi al professor Paolo Tronville del Dipartimento energia del Politecnico risalgono a 85 anni fa. Negli ultimi 30 anni abbiamo contribuito a sviluppare norme internazionali per molteplici applicazioni e collaborato con UNI e il CTI per portare l’Italia ai vertici nel settore della normazione nel campo della filtrazione dell’aria. Siamo molto soddisfatti di avere messo a disposizione di tutti il nostro bagaglio di conoscenze, ancora di più in questo periodo di difficoltà. I metodi di prova proposti nelle prassi di Riferimento appena pubblicate sono frutto della nostra esperienza e offrono uno strumento affidabile e flessibile per fare fronte alle esigenze attuali e future per questa importante applicazione”.