In Piemonte sono 51 i casi di Coronavirus. 37 ad Asti, 3 a Novara, 6 a Torino, 1 a Vercelli e 4 nel Verbano Cusio Ossola. Di questi, 12 sono ricoverati in ospedale: 6 ad Asti, 3 a Novara e altrettanti all’Amedeo di Savoia di Torino. Altri 2 pazienti sono ricoverati in terapia intensiva: 1 ad Asti e uno a Vercelli. Sono invece 37 le persone in isolamento fiduciario domiciliare. Finora sono 375 i tamponi eseguiti in Piemonte, 307 dei quali risultati negativi. Sono in corso di verifica 12 casi.
Da oggi riaprono musei e cinema, ma tenendo sempre presente la regola del metro di distanza tra persona e persona, quindi l’affluenza ai locali sarà più lenta per non rendere affollate le sale.
Riaprono le scuole, ma solo per permettere al personale scolastico di igienizzare le aule, salvo imprevisti, le lezioni per ogni ordine e grado riprenderanno mercoledì, anche se non c’è certezza rispetto a quello che si pensava nei giorni scorsi, quando il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, lo aveva annucio agli organi di stampa. Già ieri, domenica, c’è stata una sorta di frenata dopo il confronto con Roma. La decisione finale, se non arriverà oggi pomeriggio, potrebbe slittare a domani. Intanto Torino, che si era già rianimata dalla fine delle feste di Carnevale, prova a tornare alla normalità, sopratutto nelle vie del centro cittadino non si vedono persone con indosso mascherine, sono pochi quelli che hanno rinunciato, nel weekend, al consueto “struscio” per via Roma e via Garibaldi. Anche l’Ammuchina gel è tornata nelle farmacie come segnalato dai cartelli sulle vetrine.
Paolo Bogliano