La direttrice del Comune di Torino Anna Tornoni, 60 anni, è morta, a causa di una malattia improvvisa.
Laureata in Giurisprudenza è stata direttore finanziario del capoluogo piemontese, incarico affidato da Chiara Appendino poi a Paolo Lubbia. Il suo nome era finito suoi quotidiani all’inizio del caso Ream, perché nelle sue mail, inviate agli esponenti della maggioranza pentastellata si opponeva di fatto a posticipare e a non iscrivere nel primo Bilancio Appendino il debito di cinque milioni, la caparra per l’acquisto dell’area ex Westinghouse che non era stata restituita. Vicenda che ha portato al rinvio a giudizio per la sindaca, l’assessore al Bilancio Sergio Rolando, l’ex capo di gabinetto Paolo Giordanta e il sostituto della Tornoni, Lubbia
Attualmente era dirigente nel settore appalti e del decentramento.
Il primo a commentare la morte della Tornoni è stato il capogruppo del Partito Democratico Stefano Lo Russo, che ha ricordato la sua professionalità e non solo: «Siamo sgomenti nell’apprendere che questa sera è improvvisamente mancata Anna Tornoni. Direttrice comunale di straordinario valore professionale che ha sempre associato ad una grande umanità nei rapporti una correttezza e un rigore etico non comune».
«Non abbiamo parole per descrivere il nostro sconcerto. Siamo vicini alla famiglia in questo enorme dolore», conclude Lo Russo.
«Questa sera è prematuramente mancata Anna Tornoni, direttrice della Città di Torino, che ha sempre messo passione e impegno al servizio delle Amministrazioni e dei cittadini. Mi stringo al dolore della famiglia e dei suoi cari per questa grave perdita», ha scritto in una nota la sindaca Chiara Appendino, appena appreso della scomparsa della direttrice comunale.