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giovedì, 14 Novembre 2024

Colpi di Mazzeo al Tgr Piemonte

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Redazione
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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Con un ritardo ventennale rispetto a una parte della carta stampata, e non senza qualche difficoltà, il nuovo caporedattore della Rai di Torino, Tarcisio Mazzeo, sta cercando di imprimere un nuovo corso alla sua redazione giornalistica.
Mazzeo, da un anno a Torino dopo aver guidato per diversi anni la sede di Genova, sembra voler puntare in sintesi sul ricambio generazionale, grazie anche ai numerosi nuovi ingressi degli ultimi mesi, e su una gerarchia più snella e più rigida. Mutazione che diversi quotidiani hanno già fatto fin dagli anni 90 senza clamore e che per tutte le aziende è pane quotidiano. In Rai però, dove nulla è più provvisorio del comando, un cambio di passo che rompe con la tradizione paludata e cencellizzata in tutti gli uffici, accompagnato da qualche provvedimento organizzativo considerato quanto meno sbrigativo, e altri poco attenti alle competenze maturate in anni di professione, rischia di diventare un boomerang.
E così il malumore montante di una parte della redazione, con continui scambi di mail dai toni preoccupati, e i conseguenti appelli al rispetto delle regole e del contratto, ha cominciato a varcare i muri di via Verdi. Il clima di tensione è venuto a galla anche in occasione dell’ultima assemblea un paio di settimane fa sulle decisioni relative a organizzazione del lavoro, orari e organici, che lo stesso Cdr ha segnalato al nuovo direttore Roberto Casarin in visita a Torino nei giorni scorsi.
Una parte dei giornalisti della testata regionale vive da separato in ufficio, altri abbozzano, ma l’umore non è dei migliori perché in queste turbolenze si acuiscono anche le tensioni interne alla redazione stessa, a cominciare dall’ennesimo scontro con uno dei vicecapiredattori, che tengono sempre in allerta il cdr, lo stesso segretario della Stampa subalpina Stefano Tallia, che è anche redattore sportivo della testata Rai, e che non possono lasciare indifferente l’Usigrai, il sindacato della tv pubblica, già in trincea  anche sulla mancata nomina di alcuni direttori di testata.

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