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sabato, 27 Luglio 2024

Chiara Appendino sindaco di Torino. Vince con il 54,56%. Fassino vince solo nella Circoscrizione Uno

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di Vito D’Ambrosio

Alla fine sono 202 mila i torinesi che hanno votato Chiara Appendino sindaco della città. Piero Fassino si ferma poco oltre 168 mila. In percentuale vale il 45,44% contro la candidata del Movimento 5 Stelle che arriva ad un secco 54,56%. Sarà la terza sindaco donna di Torino dopo Maria Magnani Noya (1987 – 1990) e Giovanna Incisa Cattaneo (1992).

Dopo oltre vent’anni di governo il centro sinistra, il 20 giugno 2016, lascia il posto di governo della città capitolando davanti ad movimento che è riuscito a convincere. I sentimento sparsi tra piazza del Municipio e piazza Castello dei militanti ed elettori di Chiara Appendino sono visibilmente condensati nelle parole “Onestà” e “Cambiamento”. Ed è festa di piazza ed entusiasmo.

Che la notte fosse complessa lo si è capito presto. Alle 23, ora di chiusura dei seggi, alcuni exit pool davano Fassino “sotto” di due punti percentuali. Ma la realtà è stata molto più dura delle previsioni. Il primo seggio scrutinato, siamo alle 23,05, propone Appendino al 62,50% e Fassino al 37,50%. Si dirà è il primo. In realtà quando lo spoglio ha coinvolto oltre il 2% dei seggi la candidata sindaca è ‘scesa’ al 57,87%. E non cambia allo scadere del 10% dei seggi. Il dato si stabilizzerà quando la metà dei seggi è scrutinata e sono le 23,49. Appendino ha di fatto in mano la vittoria.

L’unico politico del PD presente in Comune per commentare il voto è il senatore Stefano Esposito che, ovviamente, è visibilmente amareggiato. Così come è amareggiato Osvaldo Napoli che commenta il voto indicando nell’unità “Del centro destra l’unica strada per giocarsi le sue carte anche a livello nazionale per tornare a vincere”. Ma questo è tutto. Ed è abbastanza poco.

Nella sala stampa allestita in Sala delle Colonne in Municipio, giunge voce che Fassino, attorno a mezzanotte ha telefonato alla neo sindaca Chiara Appendino, immaginiamo per i complimenti di rito. Manca poco allo scoccare dell’una che Chiara Appendino attorniata dai suoi assessori, consiglieri e da centinaia di militanti di M5S proprio in Sala delle Colonne rilascia la prima ed emozionata dichiarazione. “È un grande risultato. Ventimila torinesi, cinque anni fa, ci hanno fatto entrare in Sala Rossa (in Consiglio comunale ndr). Abbiamo incontrato decine di migliaia di persone per risolvere le criticità e i problemi della città e questo è il risultato del nostro lavoro”. Appendino parla di “un rinnovato interesse per la politica”. Spiega che “Siamo un piccolo frammento nella nostra città” ma, parlando del passato, anche quello remoto del 1706, afferma che abbiamo “Una eredità da custodire e lasciarla migliore per chi ci seguirà”.

“Tutti noi siamo Torino e agiremo per mettere al primo posto la città. Ogni torinese dovrà sentire la porta del Comune sempre aperta”. Ribadisce che sarà la “Sindaca di tutti” e conclude il suo breve intervento auspicando “Cittadini attivi e attenti”. Un auspicio rivolto anche a coloro che in Comune nella prossima consiliatura saranno all’opposizione.

 

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