L’impresario mitomane che è stato denunciato per aver inventato una chat con Elena Ceste ha 38 anni ed è di Nola di Bari, ma è residente nella provincia di Savona. Arrivano direttamente dai carabinieri di Asti, che stanno indagando sull’omicidio e occultamento del cadavere della mamma di Costigliole, le precisazioni sull’apertura di un fascicolo che porta il nome dell’uomo che il 9 novembre scorso si era messo in contatto con i militari sostenendo di avere informazioni su Elena Ceste. Aveva raccontato che nel 2013 aveva chattato con Elena Ceste, dopo averla conosciuta un anno prima attraverso un sito di incontri. «Ci eravamo sentiti anche per telefono e mi aveva raccontato ciò che la turbava della sua vita di mamma». La Ceste, secondo l’uomo, era stata convinta dalle sue parole a lasciare Michele Buoniconti, il marito.
Ma il suo racconto non aveva convinto appieno gli inquirenti. Così hanno deciso di riascoltarlo e dopo tre ore di interrogatorio è arrivata la confessione dell’impresario: «Mi sono inventato tutto – ha detto ai militari – per avere popolarità e apparire in televisione».Nulla di vero, dunque. Anche le chat e le stampate delle conversazioni non erano reali.
Ai carabinieri non è restato che denunciarlo per dichiarazioni false fatte davanti al magistrato e per falsificazione del contenuto di comunicazioni informatiche.