di Moreno D’Angelo
Anche nel 2014 sono continuati ad aumentare i pignoramenti e le esecuzioni immobiliari. Secondo i dati comunicati da Adusbef (Associazione Difesa Utenti Servizi Bancari Finanziari Postali e Assicurativi) e Federconsumatori, a dicembre, toccheranno quota 52.606, con un aumento dell 11.6% rispetto all’anno precedente (108,1% considerando gli ultimi cinque anni).
Il dato emerge dalle proiezioni sulle rilevazioni in 35 tribunali al 30 ottobre. Nel dettaglio il maggior aumento si è registrato a Modena con un +34%, seguita da Sondrio (+33,3%), Sulmona (+23,9%), Frosinone (+22,1%), Ferrara (+21,3%), Pesaro (+20,4%), Catania (+18,7%), Monza (+15,2%) e Cagliari (+14,9%). Nelle grandi città: Bologna (+13,3%), Torino (+10,8), Milano (+10,6%), Roma e Napoli (+10,4%). «Considerando l’aumento del 161% registrato in nove anni è come se fosse sparito l’intera popolazione del Kosovo» è il commento dell’Adusbef.
Adusbef e Federconsumatori rammentano che a partire dal 2014 Equitalia, che aveva eseguito 2.589 pignoramenti tra il primo gennaio ed il 30 aprile, mentre nell’intero 2013 ne aveva effettuati 5.222 su un totale di beni mobili ed immobili di 11.189 nel 2010, non potra’ piu’ procedere a pignoramenti prima casa per immobili di valore inferiore a 120mila euro. I dati sono, anche nella loro disgregazione temporale, emblematici segni dei livelli di crisi raggiunti nel nostro paese.