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giovedì, 12 Dicembre 2024

Che cosa è il daltonismo? Informazioni utili sul disturbo

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La discromatopsia, conosciuta più semplicemente come daltonismo, è una condizione che altera la percezione dei colori oppure le sfumature diverse. Si stima che circa l’8% della popolazione sia affetta da daltonismo, ma i numeri potrebbero essere più alti considerando che alcune persone non si accorgono del problema in quanto hanno una forma lieve del disturbo. Il termine daltonismo deriva dal ricercatore John Dalton, anche lui affetto da tale condizione, che la descrisse nel suo articolo del 1974 “Fatti straordinari legati alla visione dei colori”.  

Cause e tipi di daltonismo

La causa del daltonismo è una problematica relativa ai coni della retina, che possono funzionare in modo corretto (tricromatismo). Il disturbo è ereditario, legato ad una mutazione del cromosoma X, ed è la madre che trasmette il gene del daltonismo ai figli. Tuttavia, esistono altre cause del daltonismo, come la sclerosi multipla, l’alcolismo, il trauma cranico oppure diverse patologie oculari come la cataratta. Anche alcuni farmaci possono alterare la percezione dei colori. Il daltonismo si manifesta in diversi modi:

  • Protanopia, ovvero un’anomalia dei coni lunghi, che causa insensibilità al rosso e protanomalia (insufficiente sensibilità al rosso);
  • Deuteranomalia/teranomalia, cioè un’anomalia dei coni medi che altera la percezione del colore verde (è la forma di daltonismo più comune);
  • Titranopia, ovvero un’insensibilità al blu, al violetto e al giallo, e tritanomalia (insufficiente sensibilità a questi colori). Quest’ultima è la forma più rara di daltonismo.

Una forma più grave ma rara di daltonismo è invece il monocromatismo o acromatopsia, che consiste in una cecità totale ai colori, che vengono percepiti solo come una scala di grigi.

Capire se si è daltonici

Si può capire se si è affetti da daltonismo se si hanno difficoltà nella percezione dei colori, in particolare per quanto riguarda il rosso ed il verde oppure il blu o il giallo. Nel primo caso, oltre al rosso e al verde, si hanno difficoltà nel riconoscere le sfumature dell’arancione, del marrone e del giallo, che appaiono meno brillanti. Nel secondo caso, invece, si percepisce il giallo come grigio o viola e si confondono il blu ed il verde tra loro. Se ci si chiede come comprendere il daltonismo nei più piccoli, la risposta è semplice: bisogna considerare alcuni campanelli d’allarme. Ad esempio, la difficoltà nel riconoscere i colori poco saturi; il bambino daltonico, infatti, ha problemi nel colorare un paesaggio autunnale con i colori che tendono al marrone. Non deve essere considerata un’avvisaglia, invece, la difficoltà che ha un bambino molto piccolo nel nominare un colore che può essere dovuta ad una semplice mancanza di conoscenza. In ogni caso, per averne certezza, si può effettuare un test dall’oculista che utilizza le tavole di Ishihara, ovvero delle matrici di punti con dei numeri in diversi colori da riconoscere. In base agli errori, è possibile interpretare il tipo di daltonismo.

Problemi legati al daltonismo

Il daltonismo non è considerata una malattia, bensì una condizione, che non pregiudica la vita quotidiana. Ad esempio, una direttiva europea afferma la possibilità per i soggetti daltonici di prendere la patente di guida, dato che i semafori utilizzano i colori puri e non possono essere confusi. Tuttavia, per i daltonici è impossibile accedere ad alcune professioni, come il pilota oppure arruolarsi nelle forze dell’ordine, o ancora lavorare nella manifattura tessile, lavorare come tecnico ospedaliero, o farmacista.

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