20.4 C
Torino
sabato, 27 Luglio 2024

Cavallerizza, sgombero imminente. Imbarazzo nella maggioranza di Appendino

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

È veramente questione di poco e poi, a quanto pare, la Cavallerizza verrà sgomberata da chi la occupa dal 2014, anche se gli occupanti di oggi in realtà non sono gli stessi di allora. Anzi. Quelli che ora vivono e operano dentro alla storica struttura non hanno nulla a che fare con i collettivi legati ad aree antagoniste o con i centri sociali. Addirittura tra gli stessi occupanti, visto le varie rotture interne, ne restano ben pochi di chi cinque anni fa prese possesso dell’edificio e del suo giardino.

Dopo l’incendio scoppiato lunedì mattina, il terzo rogo che ha ferito la Cavallerizza, il tavolo per sicurezza di cui fanno parte la sindaca Chiara Appendino, questura e prefettura, è sempre più deciso a procedere con lo sgombero, per poi permettere il recupero del complesso patrimonio dell’umanitá dell’Unesco.

Ironia della sorte proprio l’amministrazione Appendino, considerata già in campagna elettorale vicina a centri sociali e occupazioni varie, metterà a segno un altro sgombero. Altro che alleanza con antagonisti etc.etc. Fenix, Asilo, occupazioni abitative: Appendino ha sgomberato tutti, non guardando in faccia nessuno, tantomeno i cosiddetti amici e pagando con minacce e pacchi bomba tanto da dover finire sotto scorta. Cose ben più gravi che i litigi con i suoi consiglieri.

L’ex sindaco Piero Fassino, che certamente non era fan di anarchici o autonomi, antipatia ricambiata naturalmente, non aveva portato a segno tutti questi sgomberi.

C’è da dire che l’ordinanza di sgombero per motivi di sicurezza arriverebbe principalmente dal Prefetto più che dalla sindaca, che comunque sicuramente non si opporrà.

E la maggioranza M5S che da sempre si è detta vicina alle lotte dal basso? Battaglia ci sarà, nelle varie riunioni che si stanno tenendo in queste ore, ma nessuno staccherà la spina, mentre la luce alla Cavallerizza è già stata staccata, dalla giunta. Piuttosto saranno da capire le reazioni dei singoli consiglieri. Non tanto quella della consigliera Maura Paoli, etichettata da anni come militante del centro sociale Gabrio. In realtà si tratta di una bufala visto che Paoli avrà simpatie personali per quell’area e amicizie, ma non ha mai fatto parte dell’assemblea politica del Gabrio.

Come non è dei centri sociali il consigliere Damiano Carretto (che in gioventù strizzava l’occhio ad opposti schieramenti politici): però a differenza di Paoli lui potrebbe veramente mollare baracca e burattini e lasciare. È stanco, non si riconosce più nel Movimento Cinque stelle e neppure nelle scelte di Appendino. Lui ha difeso la Cavallerizza occupata ed è stato tra i primi a correre quando c’era il pericolo di uno sgombero. E quello che nelle prossime ore arriverà potrebbe essere un ulteriore motivo per lui per salutare.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano