Lo sgombero alla Cavallerizza sarebbe troppo e anche se la sindaca di Torino Chiara Appendino è pronta a “incolpare” il prefetto del capoluogo piemontese Palomba per un eventuale intervento teso a liberare gli spazi dagli occupanti sarebbe per lei impossibile evitare una crisi di maggioranza, con alcuni consiglieri, Damino Carretto, Maura Paoli, Liliana Ferrero, se non addirittura altri, pronti a lasciare i banchi del Movimento 5 Stelle. Non a caso Damiano Carretto avrebbe chiesto di rinviare la presentazione del masterplan, progetto che non risulterebbe condiviso dalla totalità della maggioranza.
Il rogo di lunedì scorso, il terzo scoppiato all’interno della Cavallerizza da quando nel 2014 venne occupata, però ha evidenziato i pericoli presenti nella storica struttura al punto che lo sgombero per motivi di sicurezza era pressochè stato deciso, con la Questura pronta a intervenire, ma come detto Appendino non può permettersi azzardi. Un imbarazzo evidente il suo, ampliato dalle notizie che arrivano dalle riunioni di maggioranza che si sono tenute nelle ore scorse. Quindi la soluzione a cui sta lavorando la sindaca insieme all’assessore all’Urbanistica Antonino Iaria è quella di regolarizzare gli occupanti, rendendo la Cavallerizza non più un luogo occupato ma gestito. Come immaginava l’ex vicesindaco e assessore Guido Montanari. Una voglia che è emersa nel corso del confronto che c’è stato questa mattina tra Appendino, Iaria, il prefetto e rappresentanti dell’Assemblea 14:45.
un incontro in cui di comune accordo si è deciso per la sospensione per ragioni di sicurezza il festival “Menage a trois + 1” in programma nei prossimi giorni.
Mentre da lunedì prossimo sarà attivato un tavolo operativo per l’attuazione del Regolamento comunale relativo ai beni comuni destinati allo svolgimento di attività artistiche e culturali e sull’utilizzo degli spazi dello storico compendio che sono riservati a tale scopo.
Sindaca e prefetto hanno infatti spiegato agli occupanti che il primo obiettivo sarà quello di “regolarizzare e salvaguardare la Cavallerizza con una corretta applicazione del Regolamento sui beni comuni dei locali e di quegli spazi che, all’interno della Cavallerizza Reale, possono ospitare realtà dell’associazionismo senza fini di lucro che operano nel campo dell’arte e della cultura”.
Critiche dall’opposizione: «Apprendiamo dai media che il sindaco abbia detto alla sua maggioranza che non firmerà sgomberi per la Cavallerizza occupata, nonostante l’incendio che ha compromesso la struttura. Una mossa pilatesca che riflette l’inerzia dell’amministrazione che ci ha condotti fino agli attuali disastri. Appendino si schiera contro un intervento per non offendere parte della sua maggioranza, da sempre vicina a centri sociali e occupazioni, ma lo fa sapendo che tanto la decisione non spetterà a lei ma alla Prefettura – afferma il capogruppo della Lega Fabrizio Ricca -. Da parte nostra non possiamo che ritenere un’operazione di sgombero più che sensata. È necessario che siano le istituzioni, cioè la vera ‘collettività’, a riprendere in mano il destino di una struttura abbandonata».