«Miracoli della giustizia italiana». L’ha definita così Agostino Ghiglia la congiunzione astrale che ha visto a distanza di poche ore due “belle” notizie per Sergio Chiamparino. Giornata campale per lui insomma: prima Mattero Renzi che lo sponsorizza come governatore del Piemonte e poi la Procura di Torino che chiude il fascicolo sulle irregolarità in merito alla gestione dei locali dei Murazzi del Po quando era il primo cittadino.
33 indagati tra cui però non compare più il nome dell’ex sindaco il cui nome era comparso nell’inchiesta per una delibera del 2009 che concedeva sconti e dilazioni nei pagamenti dei canoni nonostante fossero inadempienti.
Insomma 33 avvisi di chiusura indagine e dunque i successivi rinvii a giudizio, ma nessuno per il buon vecchio Chiampa.
Insomma il pubblico ministero Andrea Padalino ha stralciato la sua posizione.
Non così bene è andata all’ex city manager Cesare Vaciago, all’ex assessore al commercio Alessandro Altamura che rimangono nel registro degli indagati insieme ad altri dirigenti dell’amministrazione comunale e ad alcuni gestori dei locali sulle sponde del Po.
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