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sabato, 27 Luglio 2024

Casa Farinelli: un aiuto per chi è sfrattato coinvolgendo il territorio

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

di Moreno D’Angelo

A Torino sud la vecchia sede dei servizi sociali detta “Casa Farinelli” diventerà un prezioso supporto nel piano a sostegno di famiglie sfrattate oggi deliberato dalla Giunta torinese. La struttura potrà accogliere, in ospitalità temporanea, una quindicina di famiglie in difficoltà economiche.
“Il piano invernale di potenziamento dei servizi per persone senza dimora e per nuclei in estremo disagio sociale e abitativo”, con un impegno per la Città di 150mila euro, oltre a fornire un tetto a chi è stato messo fuori casa, comprende misure di sostegno al reddito, come il lavoro accessorio, e attività di volontariato, a beneficio dei residenti della struttura, che vanno dalle pulizie all’aiuto nell’accudire i figli. Insomma con il coinvolgimento del territorio.
Nella struttura sarà inoltre presente un “Corner shop” dove trovare notizie su orientamento e formazione professionale o dove si può rispondere ad annunci su offerte di lavoro. Per l’assessora al Welfare Sonia Schellino, oltre al discorso economico assistenziale, questo tipo d’intervento ha risvolti anche sulla “tenuta” dei nuclei familiari: «Ci permette di aumentare l’offerta delle strutture cittadine di accoglienza temporanea riservate a famiglie fragili e senza casa e di tenerle unite».

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