La sfida delle Cartoniadi non coinvolge le scuole paritarie nei premi. L’iniziativa, organizzata dalla cooperativa Arcobaleno e da altre associazioni, che hanno messo in palio 5 mila euro per le scuole primarie e secondarie di tre dei 23 quartieri di Torino che alla fine della gara saranno stati più virtuosi nella raccolta differenziata di cellulosa, sarebbe infatti colpevole di una «discriminazione inaccettabile». A parlarne Silvio Magliano, consigliere comunale del Nuovo Centrodestra e vicepresidente vicario in Sala Rossa.
Durante le Cartoniadi, scrive l’esponente dell’Ncd, «I quartieri più virtuosi si aggiudicheranno somme di denaro, diecimila euro al primo classificato, da destinare alle scuole del territorio: nell’elenco dei possibili destinatari ci sono però soltanto scuole statali, nessuna paritaria». Questo, continua, è «una palese violazione della legge Berlinguer (n. 62 del 10 marzo 2000) sulla parità scolastica che, appunto, stabilisce come il sistema pubblico dell’istruzione sia composto sia dalle scuole statali sia da quelle paritarie». Senza contare che «anche che le famiglie che hanno scelto per i propri figli una scuola non statale sono chiamate comunque a partecipare alla gara, pur non potendo trarne alcuno dei benefici previsti. Il che, al di là di una doverosa attenzione per l’ambiente, suona un tantino ingiusto».
Magliano non ha dubbi e chiede che «Adesso si ponga rimedio a quella che è una vera e propria violazione della legge, oltre che una discriminazione inaccettabile in un momento in cui le risorse per il sistema scolastico sono poche: sia riformulato il bando e si ricominci la gara».
Le scuole paritarie, del resto, erano già state escluse nell’edizione milanese del concorso e, prima ancora, in quelle delle edizioni della Regione Campania e di Matera, suscitando numerose polemiche.