La fase 2 non è ancora iniziata ma è già caos mascherine; il governo, dopo aver fissato il prezzo massimo di vendita per le mascherine chirurgiche anti contagio a 0,50 euro senza Iva, deve fronteggiare gli operatori del settore che non accettano tale calmierizzazione del prezzo.
I farmacisti quindi non ci stanno sostenendo che il costo da loro sostenuto sarebbe superiore al prezzo eventuale di vendita: “In questo modo «lavoreremo in perdita quasi del 50 per cento». Ad esempio a Napoli le farmacie hanno sospeso la vendita «per autotutela della categoria a fronte della confusione informativa istituzionale sui prezzi». Il presidente di Federfarma Napoli, Michele Di Iorio, questa mattina ha diffuso una circolare ai colleghi: “Abbiamo assistito, a mio avviso, a un corto circuito informativo grave – dice -. Il premier davanti a 60 milioni di italiani ha detto che le mascherine si venderanno a 50 centesimi senza Iva, contemporaneamente il commissario Arcuri ha scritto che si devono vendere a 50 centesimi più Iva, ovvero 61 centesimi”.
I farmacisti napoletani attendono ora “Indicazioni nazionali chiare”.
Da diverse parti giungono voci di non condivisione dei prezzi fissati per le mascherine. Ennesima situazione per la quale il governo dovrà necessariamente fare chiarezza.