Mario Volpe è uno degli arrestati dalla guardia di finanza nel quadro dell’operazione Linda, a Torino, che compare tra i soci dell’impresa di pulizie pugliese ‘La lucentezza’.
Al centro dell’inchiesta figura una presunta ‘mazzetta’ di ottomila euro per un appalto di 17 milioni euro per i servizi di pulizia e sanificazione per l’emergenza Coronavirus in Piemonte.
In precedenza a marzo era già stato arrestato Antonio Pastorelli, dipendente del Comune di Nichelino e presidente della commissione della gara regionale per l’affidamento dei ‘servizi di pulizia di immobili e servizi accessori a ridotto impatto ambientale’ della Regione Piemonte, che si trova ai domiciliari, colto sul fatto mentre riceveva il denaro.
Oltre a Volpe sono stati arrestati anche Francesco Chieti, considerato dagli inquirenti la persona incaricata di portare la somma da Bari a Torino, e Massimiliano Mastrorillo, titolare di un’azienda di pulizie nel torinese che avrebbe anticipato il denaro per conto della ditta pugliese.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, Chieti era incaricato di portare la ‘mazzetta’ da Bari a Torino ma è rimasto bloccato a Roma per via delle restrizioni anti Coronavirus, che gli hanno impedito di prendere l’aereo.
Così sarebbe stata contattata una società di pulizie nel torinese per anticipare la somma al dipendente comunale. Per le indagini sono state fondamentali le intercettazioni telefoniche.