20.4 C
Torino
sabato, 27 Luglio 2024

Cambia la manutenzione ascensori e scale mobili della Metropolitana di Torino

Più letti

Nuova Società - sponsor
Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

L’assessore ai Trasporti della Città di Torino, Maria Lapietra, ha annunciato che ci saranno nuove procedure di gara per la manutenzione di ascensori e scale mobili della metropolitana. Lapietra è intervenuta in Consiglio comunale sull’accessibilità alle fermate della metro dopo l’episodio del padre costretto a portare in braccio la figlia disabile a causa di un ascensore rotto.

«Un episodio grave, per il quale abbiamo rivolto pubbliche scuse» – spiegato l’assessore aggiungendo quanto Gtt «fa quotidianamente per le persone con disabilità e per garantire l’accessibilità».

Inoltre è stato deciso un nuovo metodo di analisi dei guasti e di gestione e comunicazione con il presidio fisico di personale Gtt per fornire informazioni e aiutare le persone in difficoltà e infografica sullo stato delle manutenzioni.

Lapietra ha precisato che i 67 ascensori della metropolitana «sono attualmente tutti funzionanti» e che sulle 129 scale mobili sono 9 quelle al momento ferme, per 7 delle quali l’obiettivo è il ripristino entro il mese di febbraio.

Per il capogruppo dei Moderati Silvio Magliano invece la giunta non si è scusato per quanto accaduto: « Mi sarei aspettato le scuse della Giunta: giovedì scorso un padre ha dovuto prendere in braccio la figlia adulta disabile e – lasciata la carrozzina di fronte alle porte chiuse dell’ascensore, non funzionante, della stazione Vinzaglio della Metropolitana – usare le scale mobili. Abbiamo tutti, ancora, la sequenza negli occhi. Dopo la pubblicazione del video, con “incredibile” puntualità, l’ascensore è stato ripristinato. Per bocca della Giunta, arrivano solo due propositi: fare dell’accessibilità la priorità per il futuro e garantire la presenza di personale di supporto nelle stazioni con guasti. Cose che, nella mia visione delle cose e in quella di qualsiasi altra Amministrazione, sarebbero considerate il minimo dovuto. La verità è che, senza un mio intervento, l’ascensore sarebbe rimasto non funzionante ancora per chissà quanto. Sfido chi sostiene il contrario a portarmi le carte con la programmazione a dimostrare che ho torto.  Le comunicazioni sull’accessibilità delle singole fermate e sugli eventuali guasti dovrebbero essere ben visibili in tutte le stazioni. Prendo atto della promessa di un cambio di mentalità: bene, alla buonora. Mi spiace solo che, per arrivare a un tale proposito, sia stato necessario passare per un episodio così triste. Oggi la Città di Torino ha fatto una brutta figura. L’ennesima. Siamo ben lungi non dico dall’eccellenza, ma di un livello accettabile di servizio e di rispetto per l’utenza».

«Mi sono state concesse – dice la consigliera Federica Scanderebechle comunicazioni nel Consiglio di oggi, alla luce di quanto è accaduto al padre di una ragazza disabile, costretto a portare a spalle la figlia per il mancato funzionamento delle scale mobili all’interno della stazione della metropolitana di corso Vinzaglio.
Il 25 novembre depositavo un’interpellanza sulle disfunzioni delle scale mobili delle fermate: Porta Nuova, Porta Susa, Vinzaglio, Re Umberto, Nizza, Rivoli, Massaua, Fermi e Montegrappa. Il 16 dicembre 2019 era stata discussa quella interpellanza e mi venivano riportati gli stessi dati dichiarati oggi dall’Assessora. Sono in funzione 129 scale mobili e sono operativi 67 ascensori e che nel 2019 la percentuale di scale mobili funzionanti è stata del 97,2%, in particolare le scale mobili interne hanno registrato una percentuale di funzionamento del 98,9%, mentre quella esterna del 93,9%. Le scale esterne registrano maggiori fermi, in quanto non dotate di copertura di protezione da pioggia e da altri agenti atmosferici».
«Com’è possibile – prosegue Scanderebech – che si verifichino costantemente dei fermi delle scale e dopo la notizia comparsa sui media, la riparazione sia avvenuta l’indomani? Per evitare ulteriori brutte figure della Città, ho depositato oggi una mozione affinché siano incrementati i fondi per la manutenzione ordinaria delle scali mobili, si avvii una graduale copertura di tutte le fermate e si monitorino quotidianamente i disguidi e vengano puntualmente comunicati».

Per il consigliere Aldo Curatella «quanto accaduto è gravissimo e mai i cittadini dovrebbero subire sulla propria pelle le mancanze dell’amministrazione cittadina. Come emerso nelle cronache cittadine recenti», continua Curatella – a gennaio 2020 risultavano senza problemi solo 11 fermate su 21 e ben 11 scale mobili sul complessivo di 45 risultavano presentare dei problemi, ben il 25% dei sistemi risultavano non funzionanti. Valore che contrasta con i roboanti numeri letti in aula e che in una qualunque impresa privata avrebbero immediatamente fatto accendere segnali di allarme per intervenire urgentemente».

«L’amministrazione dovrebbe iniziare, dopo quasi 4 anni, a lavorare per risolvere i problemi della città e non crearne di nuovi –  conclude Curatella – È necessario capire lo stato reale delle manutenzioni delle scale mobili e ascensori delle fermate della metro ed è per questo che ho chiesto una Commissione urgente sul tema onde evitare accadano fenomeni gravi come alla metro di Roma con il crollo delle scale mobile con sopra i tifosi russi del Cska Mosca».

 

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano