Conteneva due proiettili calibro 9×21 la busta indirizzata al magistrato Elena Bonu intercettata al Tribunale di Sorveglianza di via Bologna. Sulla busta non era indicato il mittente e all’interno oltre ai due proiettili non c’era nessun messaggio.
Bonu ha firmato l’ordinanza con cui sono state respinte le misure alternative per Dana Lauriola, la militante No Tav e di Askatasuna che è stata condannata a due anni di carcere.
Sulla vicenda interviene anche il Movimento No Tav che prende le distanze: “Che noia. Puntuale come una cambiale arriva la busta con il proiettile, un rituale inutile e prevedibile che ci annoia a livelli incredibili”, scrivono gli attivisti sui social. “Ci annoiano i fantomatici postini al pari dei giornalisti che dopo tutto questo tempo fanno ancora articoli sulla busta e sul calibro. Ci sarebbe da ridere se non fosse la noia a prevalere in queste situazioni”.