Garanzie e tutele che non sono arrivate dalla composizione del Cda di Stellantis, ufficializzata oggi da Fca e Psa. Per questo la Fiom chiede un incontro urgente con i lavoratori non adeguatamente coinvolti nelle scelte.
“La composizione del cda segna un passaggio storico: la maggioranza del board è composta dall’amministratore delegato e da membri di origine Psa. La presenza dei lavoratori in cda annunciata non ha avuto alcun confronto sindacale e si è ridotta alla nomina per Fca di una responsabile delle risorse umane, quindi nulla che alluda alla partecipazione dei lavoratori”, affermano Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil.
I rappresentanti sindacali puntano il dito sulla “debolezza del sistema italiano” che ha costruito “le premesse per quello che poi è accaduto per scelta aziendale e assenza di un peso sindacale unitario nella proposta. Si è persa l’occasione di affrontare il tema della democrazia, tale innovazione è necessaria perché le lavoratrici e i lavoratori del gruppo attraverso i propri rappresentanti possano intervenire sui piani industriali, occupazionali e condizioni di lavoro. In Italia mancano ancora norme specifiche per la partecipazione democratica dei lavoratori alla gestione delle aziende” denunciano.
“Il Governo non può continuare a giocare il ruolo di “osservatore” se vuole realmente tutelare l’industria italiana del settore automotive. È necessario che il nuovo board convochi le organizzazioni sindacali per una discussione approfondita sul futuro per il piano industriale e le garanzie occupazionali” concludono i leader Fiom.
Fca-Psa, Fiom chiede incontro immediato per il futuro dei lavoratori
