di Giorgio Bertola*
Come ampiamente previsto, TRM ha avviato le pratiche per ottenere l’integrazione dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) al fine di aumentare la quantità di rifiuti trattabili nell’inceneritore, dalle 421 tonnellate annue attuali a circa 480 mila. La società a capitale misto, posseduta per l’80% dai privati IREN e F2i che gestisce l’inceneritore di Torino del Gerbido ha infatti approfittato della possibilità introdotta dall’art. 35 dello “Sblocca Italia”, che favorisce in modo scellerato lo sfruttamento degli impianti “al massimo carico termico”. In Consiglio regionale avevamo proposto il ricorso alla Corte Costituzionale contro questa assurda norma, ma il Pd e la maggioranza si sono opposti.
L’istanza seguirà l’iter previsto dalle normative vigenti, noi ci auguriamo che non trovi accoglimento, e faremo tutto ciò che rientra nelle nostre prerogative per far sì che sia così.Non è infatti immaginabile un ampliamento di un impianto che in quasi due anni di esercizio ha mostrato gravi anomalie nel funzionamento, alcune delle quali hanno dato origine a segnalazioni
alla Procura della Repubblica delle quali non si conosce ancora l’esito. Non di meno, c’è ancora il nodo irrisolto relativo alla delocalizzazione dell’ex SADI- Servizi Industriali (ora Ambienthesis), questione che era stata posta come pregiudiziale all’avvio dell’inceneritore, ma che a tutt’oggi è un impegno non mantenuto. In tal senso abbiamo presentato in Consiglio regionale una mozione per impegnare i soggetti coinvolti al rispetto dei patti, risalenti peraltro al lontano 1995.
Continua a mancare, infine, un Piano regionale dei rifiuti, senza il quale non si può pensare di intervenire sugli impianti già esistenti. A detta dell’Assessore Valmaggia e di Roberto Ronco (ex assessore provinciale “rigeneratosi” come tecnico della Regione) una bozza sarebbe pronta da tempo, ma nonostante le nostre richieste non è stato ancora possibile visionarla. Il nostro impegno è per un Piano che vada verso l’obiettivo “rifiuti zero”, con la rinuncia alla costruzione di nuovi inceneritori ed all’ampliamento di quelli esistenti, puntando sulla riduzione, sul recupero di materia e sulla gestione a freddo dei rifiuti residui.
*Consigliere regionale del Movimento Cinque Stelle