Davide Padroni, responsabile provinciale di Cna Benessere, boccia l’idea dell’amministrazione Appendino di far lavorare barbieri e pettinatrici “a cielo aperto” nella fase due a Torino. “Non scherziamo – dice – C’e’ una legge nazionale che dice esplicitamente che non si puo’ fare. E’ vietato l’esercizio della professione in forma ambulante o di parcheggio”.
La legge a cui fa riferimento Padroni è la 174 del 2005 che disciplina il mondo di acconciatori ed estetisti che prevede che l’attività possa essere svolta unicamente in negozio, rispettando le opportune norme igienico sanitarie.
Quindi tramontata l’ipotesi di tagliarsi i capelli in piazza della Repubblica al termine del mercato di Porta Palazzo, resta in piedi l’idea di ripartire con aperture prolungate dei negozi. “Immaginiamo una estensione a 12-13 ore lavorative- prosegue Padroni-. Dalle 8 alle 22 probabilmente”. Per quanto riguarda la chiusura infrasettimanale, questa era gia’ facoltativa, ma post emergenza e’ possibile che sempre meno commercianti decideranno di restare chiusi il lunedì.