Un’iniziativa per dare colore alla periferia. Questa l’idea che prende vita dal bando internazionale “B.art arte in barriera”, indetto dalla Fondazione Contrada, promosso dal Comitato Urban Barriera e finanziato dalla Città di Torino, dalla Regione Piemonte e dall’Unione Europea.
Il progetto che sarà realizzato entro l’autunno 2014, prevede la presentazione di un concept, presentato da un unico soggetto, individuale o collettivo destinato a donare un volto nuovo a ben 13 facciate cieche degli edifici pubblici del quartiere Barriera di Milano a Torino.
La partecipazione al bando libera e gratuita è aperta ad artisti figurativi, grafici, designer e architetti che avranno tempo fino all’11 giugno per presentare da un minimo di una ad un massimo di tre proposte di applicazione del concept su oggetti di uso comune. Inoltre, i partecipanti, dovranno dimostrare di essere poi in grado di realizzare il progetto grafico che sarà declinato sulle 13 superfici murarie, di garantirne la paternità e la durata nel tempo.
La selezione sarà affidate alle mani di una giuria di esperti, insieme ad una giuria di territorio composta dai rappresentanti delle proprietà degli edifici, tra cui case e scuole, ma anche delle associazioni attive sul territorio. Al vincitore del bando che si impegnerà a realizzare le opere utilizzando un budget complessivo per un importo massimo lordo pari a 30mila euro, sarà riconosciuto un premio lordo pari a 10mila euro. Per i primi quattro classificati invece, vincitore escluso, verrà attribuito un premio lordo di mille euro.
Un intervento non fine a se stesso quello dell’Urban Barriera di Milano ma inglobato in un programma più grande e ambizioso che prevede una serie di diversi interventi di riqualificazione sugli spazi pubblici del quartiere.
Un progetto quindi che fa ben sperare nella realizzazione di un lavoro diverso dal classico murales, ma che si spera non finisca per essere solo un altro tenue tentativo di riqualificare la periferia torinese, comprendo con una mano di colore il degrado in cui verte l’intera zona.
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