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sabato, 27 Luglio 2024

Appendino ricostruisce la vicenda Pasquaretta in Sala Rossa

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Alcune date e alcuni codici di legge. E tutto ciò che la sindaca Appendino usa per riferire della vicenda del suo ufficio stampa Luca Pasquaretta alla sala Rossa dopo la richiesta di comunicazioni depositata dalle Minoranze in seguito alla notizia del lavoro di consulenza svolto da Pasquaretta per la fFondazione per il libro pagato 5000 euro.
È infatti il 12 maggio 2017 quando la 30ª edizione del Salone del libro è alle porte quando Pasquaretta deposita una richiesta di autorizzazione di attività autonoma all’ufficio personale del Comune: richiesta che gli viene autorizzata il 16 maggio in quanto è stata verificata l’assenza di compatibilità e di conflitti di interesse tra il ruolo che svolge come personale dell’ente pubblico e il ruolo attribuitogli dalla Fondazione per il libro ovvero quello di supporto alla presidenza e di tramite tra la presidenza e le istituzioni. Un lavoro, precisa Pasquaretta nella sua richiesta, di massimo 80 ore retribuito con 5000 euro che sarebbe stato svolto fuori dall’orario di servizio. Richiesta concessa appunto perché come ricorda la sindaca Appendino in aula l’articolo 90 stabilisce che il lavoratore a tempo determinato di un ente pubblico può svolgere anche altre mansioni temporanee purché fuori dall’orario del suo contratto di 36 ore settimanali. Appendino ha anche precisato come il pagamento di Pasquaretta avvenuto in tempi rapidi dopo aver svolto l’incarico non sia stato l’unico bensì rientri in una tranches di pagamenti avviata prima della messa in liquidazione della Fondazione, evento che ha bloccato i pagamenti di tutti gli altri fornitori.
«L’incarico è stato conferito dal vicepresidente esecutivo della Fondazione, la presenza di Pasquaretta era nota ed è evidente che spettava al presidente il controllo sui propri diretti collaboratori. Tengo a precisare che la procedura, sulla quale rispondo, è stata corretta, sono disponibile per eventuali ulteriori approfondimenti» ha concluso la sindaca.

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