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sabato, 27 Luglio 2024

Appendino: “Le multe una questione di educazione civica”. Ma mentre lo dice non indossa cinture di sicurezza

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

di G.Z.

Piccolo autogol via social e video della sindaca Chiara Appendino. La prima cittadina torinese mentre si sta recando in aeroporto decide di fare una diretta Facebook in cui parlando del piano di rientro affronta anche la questione multe. Spiegando che non servono a far cassa nè sono legate a ragioni politiche, ma sono una questione di educazione civica. “Non smetterò mai di dire e di ribadire che se qualcuno si becca una multa è perché ha fatto qualcosa che danneggia la collettività” spiega Appendino.
Peccato che mentre parla in video sia a bordo di un auto in movimento e a quanto pare non indossi le cinture di sicurezza, come è obbligatorio anche se si siede sul sedile posteriore, come in questo caso. Forse si è dimenticata, come purtroppo fanno in molti, che secondo l’articolo 172 del codice della strada conducente e passeggeri davanti e dietro hanno l’obbligo di “utilizzarle in qualsiasi situazione di marcia”. Altrimenti si rischia una multa tra gli 80 e i 323 euro e cinque punti di patente. A quanti nei commenti sotto il video le hanno segnalato la disattenzione la sindaca si è scusata e ha precisato di aver indossato le cinture subito dopo la fine della diretta.

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