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sabato, 27 Luglio 2024

Appalti per il campo rom di Lungo Stura Lazio: indagate le associazioni

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Blitz della Guardia di Finanza a Torino per un’inchiesta su presunte irregolarità nella gestione del servizio di messa in sicurezza del grande campo nomadi in Lungo Stura Lazio. Il reato ipotizzato è turbativa d’asta.
Perquisizioni sono state effettuate nelle sedi delle aziende che formarono un raggruppamento temporaneo di imprese e associazioni in una gara indetta nel 2013 dal Comune.
«L’indagine svolta dai militari del Nucleo Polizia Tributaria – si legge in un comunicato del procuratore capo di Torino Armando Spataro – ha fatto emergere irregolarità correlate alla partecipazione del Raggruppamento di imprese, composto da diverse associazioni che, pur di conseguire gli obiettivi progettuali previsti dall’appalto, ha di fatto utilizzato immobili sprovvisti dei requisiti di abitabilità e nei quali sono stati accertati numerosi reati di abuso edilizio».
«In particolare – prosegue Spataro – sono emerse, in relazione all’offerta all’epoca avanzata dal R.T.I., alcune criticità, legate soprattutto alla insussistenza di condizioni e soluzioni prospettate per l’allocazione temporanea dei nuclei familiari che, in uscita dai campi nomadi, avrebbero dovuto ricevere una diversa ospitalità presso strutture di fatto rivelatesi insussistenti».
«In relazione a tali condotte è stato, quindi, ipotizzato il delitto di turbata libertà degli incanti, in quanto l’aver presentato dal R.T.I. un’offerta abitativa non rispondente alle caratteristiche indicate – conclude la nota – ha condizionato le scelte operate dall’Ente appaltante per l’affidamento dei lavori».

Sotto inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Andrea Padalino, sono finite le associazioni vincitrici della gara da cinque milioni di euro, riunite nel progetto “La città possibile”: la cooperativa Valdocco, Aizo, Terra del Fuoco, Stranaidea, Liberi tutti e la Croce Rossa Italiana, mentre il Comune di Torino risulta parte lesa. Gli indagati sono tre. Due, i presidenti di altrettante associazioni, sono accusati di turbativa d’asta e uno di violazione delle leggi edilizie.

«Ritenendo di avere agito nel rispetto delle responsabilità consegnatami dai soci della cooperativa e nell’interesse dei beneficiari dei servizi che eroghiamo, attendo serenamente gli esiti dell’attività della magistratura -commenta Paolo Petrucci, presidente della Cooperativa animazione Valdocco – La nostra cooperativa, insieme agli altri associati nel Raggruppamento temporaneo di imprese e alla rete che hanno collaborato al servizio ha portato a termine il servizio oggetto della gara. In questo momento stiamo continuando a sostenere i percorsi di integrazione delle persone che abbiamo aiutato a uscire dai campi rom di Torino».

 

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