di Moreno D’Angelo
Era proprio necessario uccidere il gorilla buono per salvare un bambino di tre anni? L’episodio avvenuto nello zoo di Cincinnati (Ohio lo stato americano più orientale unico ad avere una bandiera non rettangolare) ha fatto il giro del mondo. E ora scoppiano le polemiche.
Per gli animalisti non ci sono dubbi: Uccidere quel gorilla è stato un errore, un atto evitabile tra l’altro su un animale a rischio estinzione. Per il direttore dello zoo Thane Maynard ha avallato la scelta di sparare al gorilla: ricorrere a un anestetico sarebbe stato troppo rischioso perché avrebbe richiesto troppo tempo, almeno dieci minuti necessari per far addormentare un gorilla dalla stazza enorme di 17 anni. Per gli animalisti non vi sono dubbi: non gli avrebbe mai fatto del male ne al bambino ne ai soccorritori essendo un animale abituato al contatto quotidiano con gli uomini. Tutti han potuto vedere come il gorilla avesse preso tra le braccia il bambino togliendolo dall’acqua e come lo cullava. Insomma senza manifestare intenzioni cattive ma prendendosi cura del “cucciolo di uomo”. Certo il bambino era terrorizzato e vi erano rischi ma ci si domanda ancora se la soppressione del gorilla, ucciso senza pietà, fosse veramente necessaria. Di certo la questione solleva un interrogativo che non è certo una novità?: ha senso tenere il gorilla in uno zoo nel suo “presunto habitat” circondato di sbarre a quanto pare tutt’altro che insuperabili da visitatori incantati e paganti.
In conclusione riportiamo una curiosità sullo stato dell’Ohio : oltre ad essere l’unico ad avere un originale bandiera non rettangolare, nel campo elettorale ha la fama di essere una realtà del Midwest, per quanto piccola, particolarmente indicativa sul risultato finale