Intervista a Angelo Catanzaro, 38 anni, presidente dell’Associazione Italiana Paralisi Spastica, disabilità che lo accompagna sin dalla nascita. Nel 2017 viene nominato Responsabile Regionale del Dipartimento disabilità per un grande Sindacato Confederale nonché referente gruppo “lavoro e Inclusione” dell’Osservatorio Nazionale Disabilità. È suo il progetto “TOHANDBIKE”, primo bike sharing. Dopo l’esperienza da consigliere in Circoscrizioni 1, si candida al Consiglio Comunale di Torino per “DARE VOCE A CHI VOCE NON HA”.
Catanzaro, una campagna elettorale diversa da tutti gli altri candidati la sua, ai soliti comizi e incontri lei ha preferito girare per le strade di Torino in bicicletta, perché?
Ho fatto anche comizi e incontri, ma io concepisco la politica come servizio alla collettività e credo che non ci sia nulla di meglio che stare con la gente, parlare e soprattutto ascoltare. L’ho fatto più volte in bicicletta per sottolineare il fatto che anche una evidente disabilità non può essere un limite e la handbike è un po’ il mio simbolo.
Il motto che lei ha scelto per i suoi manifesti elettorali è ”Nessuno escluso”. Chi sono gli esclusi oggi a Torino?
Gli esclusi sono tutti coloro che per far valere i loro sacrosanti diritti devono confidare nell’aiuto e nel supporto di volontari o associazioni perché da soli non ce la fanno e le Istituzioni raramente sono attente ai bisogni delle persone con disabilità e delle persone anziane soprattutto quelle delle fasce più deboli.
Disabilità, inclusione e diritti sono i tre pilastri sui quali intende continuare ad impegnarsi: come si può trasformare in progetti e buone pratiche concetti cosi assoluti ?
È vero che si tratta di concetti assoluti e generali, ma la loro realizzazione può solo essere un processo progressivo al quale tutti dovrebbero contribuire. Da parte mia intendo mettere la mia attività al servizio di progetti alla mia portata. Eliminare barriere architettoniche e mentali, dotare tutti i parchi giochi di attrezzature per bambini con disabilità, aumentare sui mezzi pubblici lo spazio per persone con difficoltà motorie, pretendere l’applicazione della Legge riguardante l’inserimento lavorativo delle persone con disabilità, quanto meno nella Pubblica Amministrazione. Sono soltanto alcuni dei punti del mio programma elettorale.
Qual è il suo concetto di accessibilità ?
Il mio concetto di accessibilità, se vogliamo, è abbastanza semplice: è la possibilità per tutti “nessuno escluso” di avere facile accesso alle normali attività della vita comune e quotidiana. Per questo “darò voce a chi voce non ha”
Cosa crede sia mancato in questi anni che non ha permesso di tutelare. In egual misura, tutti quei diritti legati al quotidiano, dal tempo libero al lavoro, dalla mobilità, dall’accesso all’informazione alla fruizione della cultura, dallo sport all’istruzione, dalla salute alla partecipazione alla vita pubblica?
È mancata l’attenzione verso i più fragili, l’istituzione di figure esperte e competenti quali “Disability manager” e le risorse economiche da dedicare a progetti concreti. Si fa un bel dire di portare avanti i progetti, ma finché restano sulla carta perché mancano le risorse umane e finanziare dedicate, il risultato è quello che conosciamo. Io mi batterò per riuscire a sensibilizzare sempre più le Istituzioni su questi argomenti.
In questo viaggio, ormai quasi al termine, verso le comunali ha una compagna di viaggio con cui condivide idee e passione politica ?
Sì, Maria Grazia Grippo con la quale condivido da tempo l’esperienza politica e le battaglie portate avanti insieme negli anni e l’attuale candidatura alle Comunali. Maria Grazia è una persona che, come me, si prende a cuore le cause dei più fragili e, cosa non scontata, le porta a termine. Una persona che, come me, fa della tutela dei diritti la premessa ad ogni ragionamento politico e amministrativo, che oltre alla testa ci mette cuore, competenza e serietà.