Il senatore del Movimento 5 Stelle Alberto Airola è noto per i suoi modi irruenti e per i toni accesi che spesso utilizza nel dibattito politico. Ma questa volta ciò che viene trascritto nel resoconto stenografico della seduta del Senato non è un semplice “Vaffa”, motto storico dei grillini, infatti rivolgendosi al senatore Mauro Laus del Partito Democratico gli ha urlato: «Laus brucerai all’inferno».
Ma ecco i fatti. Mauro Laus ha presentato un emendamento all’articolo 24 in cui si chiede l’introduzione del salario minimo, visto che un terzo degli italiani percepisce una paga inferiore a quanto verrebbe garantito dal reddito di cittadinanza.
Ma il salario minimo comporta dei costi non indifferenti per lo Stato, che sarebbe costretto a cambiare tutti i contratti dei vari appalti per aumentare le paghe che attualmente sono di 5-6 euro all’ora. Stiamo parlando di qualche miliardo, una risorsa che non ci sarebbe visto che i fondi sono impegnati proprio sul reddito di cittadinanza. E proprio questa difficoltà a reperire le risorse sta mandando in confusione la maggioranza.
Mentre Laus presentava in Senato l’emendamento dalla maggioranza sono partiti applausi ironici. E qui, Airola, come dimostrato dalla trascrizione, ha urlato: “Laus brucerai all’inferno“.
Non è la prima volta che Airola si scaglia contro Mauro Laus. Era già accaduto nel 2014 definendo “disgustoso e riprovevole l’elezione di Laus a presidente del Consiglio regionale del Piemonte”. Così come non sono mancate frecciatine durante la campagna elettorale per le politiche, in cui proprio il salario minimo è stato une dei tempi più toccati da Laus, risultato poi il primo eletto del maggioritario nella città di Torino.
Dopo quanto accaduto in aula l’appello del Partito Democratico alla presidente del Senato Alberti Casellati è di non lasciar passare in sordina la vicenda e di recuperare i video e gli audio per le verifiche e di prendere poi provvedimenti.
Mauro Laus intanto preferisce commentare il voto al cosiddetto Decretone: «Una risposta sbagliata a un bisogno vero. Hanno confuso la povertà di reddito con la povertà sociale. La prima va affrontata con il #lavoro la seconda con l’#inclusione sociale. Aver fatto passare il Reddito di cittadinanza senza contemporaneamente approvare il Salario Minimo genererà una bomba esplosiva di storture e contraddizioni nella vita di milioni di italiani».