Un caffè non si nega a nessuno, si diceva un tempo. Però quello che si sono presi insieme la sindaca di Torino Chiara Appendino e il consigliere regionale del Partito Democratico, ex sindaco ed ex governatore del Piemonte, Sergio Chiamparino, giustamente non è passato in secondo piano.
Anche perché i due, che hanno sempre avuto buonissimi rapporti al punto che per Chiamparino Appendino poteva incarnare la perfetta candidata sindaca del centrosinistra, appartengono a due partiti che, piaccia o no, sono alleati di governo.
E se, come avveniva pochi mesi fa con la Lega, girano le voci che i rapporti tra i due schieramenti sotto la Mole sono più che cordiali (con attacchi in Sala Rossa di facciata), un motivo ci sarà.
Ed ecco che il caffè che si sono presi i due alle 14 di ieri, con tanto di saluto e quattro chiacchiere con il Sottosegretario all’Economia Laura Castelli, ha ben altro sapore di quello che racconta oggi Appendino: «Con l’ex presidente Chiamparino c’è stato sempre un rapporto anche personale – dice la sindaca- quindi è stato solo un caffè di cortesia. Nulla di particolare».
Un caffè non si nega a nessuno, abbiamo detto all’inizio, tantomeno ai nuovi alleati e può essere anche piacevole se intanto che si sorseggia dalla tazzina si parla anche del futuro di Torino.
Un futuro in comune, a questo punto.