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sabato, 27 Luglio 2024

Agrati, in fiamme l'auto del direttore. I lavoratori: "Non siamo stati noi"

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

L’auto del direttore dell’Agrati di Collegno ha preso fuoco nella notte, verso l’una, in corso Francia. Immediata presa di distanza dal gesto dei lavoratori dell’azienda, salita negli scorsi giorni agli onori della cronaca per l’annuncio della chiusura, che lascerà a casa 82 dipendenti. «Noi siamo persone perbene – fanno sapere – la nostra lotta la facciamo nella legalità e con certi atti non abbiamo nulla da spartire, anzi li condanniamo senza se e senza ma. Perché chi l’ha fatto non è con noi ma contro di noi».
Secondo i carabinieri e i pompieri, intervenuti per sedare le fiamme, si tratterebbe di un incendio doloso. Sul posto, vicino alla macchina, si trovava infatti una bottiglietta piena di liquido infiammabile. Così sono scattate le indagini.
Anche dai sindacati la reazione è dura. «Condanniamo la violenza in ogni sua forma – dice Marinella Baltera della Fiom-Cgil – La nostra è sempre stata e sempre sarà una lotta sindacale, dura certo, ma a viso aperto e portata avanti con azioni legali». «Chi ha compiuto quel gesto ci ha solo danneggiato – le fa eco Claudio Siviero rsu Fiom – Lo condanniamo, punto e basta. Perché noi siamo quelli che invitano l’arcivescovo Cesare Nosiglia, che espongono i disegni dei propri figli, che fanno eventi con musica, fette di colomba e bibite. Non siamo vandali e non faremo mai gesti vigliacchi. Anzi, il dubbio è che qualcuno voglia mandare a ramengo la nostra lotta».
Intanto i dipendenti dell’Agrati vivono giorni d’angoscia, in quella che è ormai praticamente la certezza di aver perso il lavoro. Il 17 aprile, in mancanza di un miracoloso accordo dell’ultimo momento, partiranno le lettere di licenziamento.
 

©RIPRODUZIONE RISERVATA

 

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