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sabato, 27 Luglio 2024

Addio a Gabriel Garcia Marquez, l’autore di Cent’anni di Solitudine

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Si è spento all’età di 87 anni, Gabriel Garcia Marquez. L’autore di Cent’anni di solitudine, Premio Nobel per la letteratura 1982 era malato da tempo ed era stato ricoverato lo scorso tre aprile per un’infezione polmonare nella clinica Salvador Zubiran, a Città del Messico. Con lui, fino all’ultimo minuto, gli affetti più stretti: la moglie Mercedes e i figli Rodrigo e Gonzalo.
Gabo, come era stato soprannominato dagli amici più cari, era nato il sei marzo 1927 ad Aracataca, un paesino fluviale della Colombia Eligio García settentrionale. Primo di sedici figli nati dall’unione del telegrafista Gabriel Eligio García e della chiaroveggente Luisa Santiaga Márquez Iguarán, Gabo è considerato il più grande esponente del realismo magico, corrente letteraria sviluppatasi nel XX secolo. A lui, inoltre, si deve il rilancio della letteratura latino americana nel secolo scorso.
Marquez abbandona presto gli studi di giurisprudenza iniziati a Bogotà, e dopo i disordini del 1948 si trasferisce a Cartagena dove inizia a lavorare prima come redattore e poi come reporter del quotidiano “El Universal”. Dopo diverse esperienze nel campo giornalistico, mestiere che lui dirà sempre di aver amato profondamente, si tra sferisce per qualche anno in Europa, prima a Roma, poi Parigi e infine Londra.
Nel 1958 torna in America Latina e sposa a Barranquilla Mercedes Barcha. Sono anni ricchi di eventi. Dopo la vittoria di Fidel Castro si reca a Cuba dove stringe una forte amicizia con il lìder maximo, che Marquez definirà sempre di natura intellettuale più che politica, ma che gli costerà non pochi guai, soprattutto per quanto riguarda i suoi rapporti con gli Stati Uniti.
Il suo esordio letterario risale ad alcuni racconti pubblicati nel 1955, ma è appunto con il suo capolavoro Cent’anni di solitudine, 1967, che il nome di Gabriel Garcia Marquez diviene noto a tutto il mondo. Da allora il romanzo che narra le vicende della famiglia Buendía a Macondo, ha venduto oltre 50 mila copie ed è stato tradotto in 25 lingue, facendo guadagnare a buon diritto al suo autore il Nobel per la letteratura e provocando il boom per la letteratura latino americana degli anni 60-70.
Nel 1999 viene diagnosticato a Marquez un tumore linfatico; da lì le lunghe peregrinazioni per cliniche e ospedali e i duri cicli di chemioterapia. Si è spento questa notte, a causa dell’aggravarsi di una polmonite. Lo scorso anno, il giorno del suo 86esimo compleanno, aveva detto di essere «molto felice» per ciò che la vita gli aveva dato, e che gli fosse stato concesso di arrivare fino alla sua veneranda età.

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