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sabato, 27 Luglio 2024

Abusivismo allo Chalet, Morano manda tutto in Procura

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

di Giulia Zanotti

Sarà depositato domani mattina in Procura, al Comando generale della guardia di finanza, alla Corte dei conti e in questura l’esposto del consigliere Alberto Morano a proposito del caso abusivismo che riguarda lo Chalet del Valentino, noto locale della movida torinese.
«Chiederemo di accertare le responsabilità degli uffici competenti e degli assessori Rolando e Sacco».
«Un caso clamoroso che si trascina da anni e di cui l’amministrazione é a conoscenza da tempo» spiega Morano. Infatti, già nel 2013 un sopralluogo dei tecnici del Comune aveva fatto emergere una situazione di opere effettuate abusivamente con lavori interni che avrebbero toccato tramezzi, strutture portanti, sotterranei e solai, ma anche i bagni e l’impianto di aerazione. Nei mesi successivi la società Gran Baita s.a.s. (a cui é intestato il contratto d’affitto) aveva presentato una richiesta di sanatoria, respinta nell’ottobre del 2016.
Da qui l’iter che porta alla situazione presente: il contratto con la Gran Baita s.a.s. é scaduto il 2 gennaio 2017 e non viene rinnovato perché la direzione Territorio e ambiente del Comune ha ordinato la demolizione dei lavori abusivi per poi dar via a un nuovo bando che riassegni i locali. Da allora tre mesi sono passati e lo Chalet continua la sua attività serale indisturbato.
«Se poi in questi mesi si dovesse verificare un incidente all’interno dei locali di chi sarà la responsabilità? E la compagnia assicurativa eccepirà le opere abusive, la probabile mancanza di agibilità, la mancanza di un contratto di locazione in vigore per sottrarsi agli obblighi di risarcimento danni?» chiede il consigliere Morano che chiama in causa gli assessori Sacco per quanto riguarda la licenza e Rolando per il patrimonio. «Lo stesso Rolando ha affermato in consiglio comunale che i lavori fatti sono abusivi. Ma mi chiedo quanto ci é voluto per accorgersene?».
A questo si aggiunge un altro problema: il dubbio sul futuro dello Chalet, perché una volta buttati giù tutti i lavori abusivi difficilmente la struttura rimasta potrà avere una agibilità come locale. «Questa giunta é peggio di quella precedente, parla ma non realizza nulla».
É per il consigliere Morano quello dello Chalet rischia di non essere un caso isolato: «non è l’unica struttura abusiva di proprietà del Comune. Ma noto che su queste vicende non si riesce ad essere ascoltati né dai consiglieri né dagli assessori».

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