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sabato, 27 Luglio 2024

A Torino fase 2 a bordo di una bicicletta

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Torino investe sulla mobilità dolce. Da sempre tra gli obiettivi della giunta Appendino, l’attuale situazione di emergenza sanitaria legata al Coronavirus ha ancora di più posto l’accento sull’importanza dell’utilizzo della bicicletta come strumento che possa aiutare gli spostamenti in città senza diffondere il contagio.

Per questo l’amministrazione comunale ha messo a punto un ampio piano di azioni da sviluppare per lo più entro l’estate per incrementare la mobilità a due ruote in città. Scegliendo di dirottare i fondi destinanti alla realizzazione di nuove strisce blu agli interventi a sostegno delle bici, private o in sharing.

“Il piano per la mobilità nella Fase 2 dell’emergenza Covid-19 della Città di Torino punta ad incentivare i mezzi individuali sostenibili, come biciclette, anche a pedalata assistita, o monopattini elettrici. Un piano che supera i due milioni di euro, di cui 1,7 per la realizzazione della nuova segnaletica, finanziato al momento al 50% in attesa di conoscere il sostegno che arriverà a livello nazionale” ha detto in conferenza stampa la sindaca Chiara Appendino.

“Nella fase che andremo a vivere è impensabile che tutti usino l’auto, gli spazi dovranno essere condivisi e facciamo appello a chi può a utilizzare mezzi di mobilità dolce: è un cambio culturale e di abitudini e un gesto di responsabilità di cui tutti dovremo farci carico” ha proseguito la prima cittadina.

Per questo, come già annunciato nei giorni scorsi entro poche settimane 50 km di controviali cittadini diventeranno a percorrenza lenta, con una velocità di massimo 20 km orari proprio per consentire la circolazione in sicurezza delle biciclette.

Ma questo sarà solo un punto di partenza per creare una vero e proprio tracciato urbano percorribile pedalando. Entro il mese di luglio, infatti, l’obiettivo è di realizzare anche corsie di raccordo in avvicinamento alle intersezioni semaforizzate e trasformare quei tratti di via in cui lo spazio è sufficiente in piste o corsie ciclabili. Inoltre, si attende che il Ministero delle Infrastrutture approvi la Bike Lane, cioè l’area ciclabile su carreggiata veicolare esterna la sosta, per realizzarne una decina in città.

“In estate – spiega l’assessora Maria Lapietra – inizieremo con la realizzazione di aree di sosta per i mezzi di mobilità in sharing e privati sostenibili, con 100 postazioni in Ztl e successivamente circa 200-300 nel resto della città rinunciando all’estensione delle zone blu”.

Oltre alle corsie riservate alla bici si lavorerà per creare nuove aree di stallo per i mezzi di mobilità dolci in sharing, tra cui anche monopattini e scooter: 100 in zona Ztl e circa 300 nel resto della città. Mentre per le auto si sta valutando l’ipotesi di tariffe agevolate o pacchetti per i parcheggi in struttura così da liberare gli spazi in strada.

Infine, sono previsti anche interventi per le scuole “car free”, con l’intenzione di favorire a partire da settembre alla ripresa delle lezioni l’arrivo e l’uscita degli studenti senza il ricorso alle auto. Tra i primi interventi le scuole dei controviali di corso Francia, e nei quartieri San Salvario e Vanchiglia.

 

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