“Attenzione ai mazzi di fiori che vi arrivano specie a San Valentino o le promesse di una visita del gentile truffatore in questo periodo. Si tratta dell’ennesimo escamotage del fenomeno truffe affettive che colpisce migliaia di donne e non solo “.
A lanciare l’allarme è Jolanda Bonino, presidente di ACTA, (Movimento Azione contro le truffe affettive), impegnata dalla prima ora nel contrasto delle truffe affettive e nell’aiuto alle sue numerose vittime.
“Occorre bloccare immediatamente ogni contatto al primo sospetto e denunciare per fare emergere un fenomeno di cui si coglie solo la punta dell’iceberg” aggiunge Bonino, precisando quanto questa realtà sia estesa coinvolgendo, oltre alla Nigeria, diversi stati asiatici.
Un prestante militare in carriera o un bel medico brizzolato chiedono aiuto, dopo aver raccontato una serie incredibile di incidenti e situazioni paradossali, proprio mentre si apprestavano a raggiungere la bella per cui “sono costretti” a chiedere denaro per il biglietto aereo o per un intervento medico. In realtà dietro bei volti e belle parole si cela una vera e propria organizzazione finalizzata ad estorcere tutto il denaro possibile alla malcapitata.
La fondatrice di ACTA ci tiene a mettere in guardia da stereotipi che dipingono le vittime di questi sempre più raffinati raggiri come sciocche e sprovvedute. quando in realtà queste trappole psicologiche colpiscono persone di tutti i ceti sociali, compresi docenti universitari e manager: “Per noi è importante andare oltre questi stereotipi per superare la vergogna per denunciare e sensibilizzare.
Per questo, in occasione di San Valentino, presso la storica Casa delle Donne (Via Vanchiglia 3), alle ore 17 avrà luogo l’iniziativa di ACTA con “Amo un uomo che non conosco. Amo la sua anima. Amo le sue foto…” col preciso obiettivo di andare oltre stereotipi e pregiudizi. Si dialogherà con la scrittrice Rossana Tescaroli (autrice del romanzo “Anima diamante”, incentrato sul tema delle truffe affettive), l’avv. Sofia Guerrera, con le psicologhe Ines Damilano e Monica Desiati e con la fondatrice di ACTA. Per l’occasione le organizzatrici hanno preannunciato delle originali e colorate performances per rendere visibile la volontà di superare vergogna, silenzio, solitudine e disperazione in cui molte donne possono cadere dopo essere state vittime di queste truffe.
“Siamo tutti vulnerabili ma non fragili. Le vittime non sono anziane, e ci cascano anche donne bellissime di ogni età e fior di professioniste. Tutti possiamo avere fragilità e non bisogna avere paura di denunciare, a volto scoperto, come hanno fatto tante persone che seguiamo nel fronteggiare raggiri che possono compromettere affetti, dignità e futuro di una donna” dichiara la Bonino che, in conclusione rileva come questi truffatori possono appoggiarsi a “segnalatori” locali italiani che indicano e forniscono informazioni sulla vittima. Inoltre da tempo il fenomeno delle truffe affettive prende spesso di mira persone impegnate nel volontariato, facendo presa sul loro spirito umanitario.