Bere del buon vino sostenendo al tempo stesso i piccoli produttori e le spese legali del movimento No Tav: questa, in breve, l’idea che sta dietro all’evento “Terra è liberta – Critical Wine” che si terrà questo fine settimana nel comune di Bussoleno.
In Valle di Susa la manifestazione è giunta alla sua terza edizione e il ricavato di quest’anno verrà devoluto per le spese legali necessarie a sostenere la difesa di Chiara, Claudio, Mattia e Niccolò, i quattro No Tav arrestati con l’accusa di terrorismo che pochi giorni dopo la chiusura del Critical Wine, il 22 maggio, affronteranno la prima udienza del processo che li vede coinvolti.
La scelta di destinare i guadagni dell’evento a questa causa, soprattutto in un comune storicamente No Tav come quello di Bussoleno, fa scommettere ancor più sul fatto che il successo riscosso dall’iniziativa gli scorsi anni venga riconfermato.
Ma, coerentemente con le istanze del movimento che si oppone all’alta velocità, il Critical Wine è anche un momento dedicato a una riflessione sul rapporto tra produzione, consumo critico e ambiente. Come si legge sul sito della manifestazione, Terra è Libertà «è un’iniziativa che parte dal legame tra la terra e l’uomo, per ricreare e riformare il rapporto tra di essi non solo in termini di sfruttamento e consumo. Invita perciò ad una maggiore consapevolezza nella scelta dei prodotti, con beneficio della salute e del gusto. Con i suoi eventi favorisce l’incontro tra i piccoli produttori e potenziali fruitori».
L’appuntamento è dal 16 al 18 maggio per le vie di Bussoleno: si parte venerdì sera con l’esposizione di una mostra fotografica, mentre le giornate di sabato e domenica saranno dedicate da mattina a sera alla degustazione di vini e a stand gastronomici, accompagnati da letture, dibattiti, spettacoli teatrali e concerti.
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