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venerdì, 6 Dicembre 2024

Ztl, 2,50 euro per entrare in centro città. Lo Russo: “Proposta inadeguata al momento storico”

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Giulia Zanotti
Giulia Zanotti
Giornalista dal 2012, muove i suoi primi passi nel mondo dell'informazione all'interno della redazione di Nuova Società. Laureata in Culture Moderne Comparate, con una tesi sul New Journalism americano. Direttore responsabile di Nuova Società dal 2020.

Mentre la Ztl resta sospesa fino al 31 ottobre i progetti di rivoluzionare l’ingresso al centro cittadino da parte di Appendino non si fermano. Scartato “Torino centro aperto”, l’idea del ticket di ingresso ritorna prepotentemente. Questa volta l’ipotesi al vaglio della giunta è di un pedaggio di 2,50 euro per chi passa in centro, e nello scorso consiglio comunale è già stata approvata una delibera che stanzia 1,5 milioni di euro per installare nuove telecamere. 

“Non ci sembra questo il momento storico per attuare il pedaggio per entrare in centro” commenta il capogruppo del Partito Democratico Stefano Lo Russo.

“La pandemia Covid-19 ha cambiato radicalmente il modo di vivere la città e probabilmente lo ha fatto in modo permanente. La grande diffusione dello smart working ha svuotato molti uffici e prodotto un cambio radicale della fruizione del nostro centro città in orario lavorativo con conseguenze evidenti, anche economiche. Basta girare già adesso per rendersene conto” prosegue.

Il suggerimento di Lo Russo è quindi “di aspettare qualche mese e vedere come si riassesterà la Città e la sua dinamica di trasporto a fine pandemia in modo da comprendere quale potesse essere la soluzione migliore ed effettivamente efficace e nel frattempo destinare quelle risorse a quello che riteniamo utile davvero: la messa in sicurezza delle piste ciclabili che oggi in tantissimi casi sono insicure per tutti (ciclisti e automobilisti) e la fruibilità vera e gradevole delle aree pedonali che in molti casi sono solo strade chiuse al traffico con due fioriere. Ovviamente, come tante altre volte, siamo rimasti inascoltati”.

“Del resto se uno affronta le cose con un approccio esclusivamente ideologico non si può pretendere ragionevolezza. Un’ultima considerazione che peraltro è forse utile ribadire: il principio che “basta pagare per circolare” non è nè equo socialmente nè corretto ambientalmente”, conclude Lo Russo. 

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