Si è svolta lunedì 4 febbraio a Torino l’iniziativa “La partecipazione dei lavoratori alla vita dell’impresa cooperativa: In risposta alla crisi il fenomeno del Workers buyout” organizzata da Legacoop Piemonte in collaborazione con ISMEL.
L’incontro è stato l’occasione per fare il punto sulle opportunità della legge Marcora per il recupero di imprese in crisi in Piemonte e sulle esperienze delle cooperative di Workers Buyout.
Giancarlo Gonella Presidente di Legacoop Piemonte ha aperto e condotto i lavori di una mattinata di confronto con i soggetti che in Italia hanno lavorato e contribuito a dar vita a quasi tutti i casi di Workers Buyout.
«La mattinata di oggi ci consente di mettere in luce quale è stato il contesto giuridico, istituzionale e politico attraverso il quale esiste in Italia una Legge, la 49/1985 “La Marcora” che ci consente oggi di realizzare importanti risultati, è la dimostrazione che lo Stato quando ha visione, quando si pone il problema del futuro è in grado di dare risposte ai propri cittadini» ha commentato Gonella.
In Piemonte la Regione anche attraverso la Legge 23/2004 di sostegno alla cooperazione è stata protagonista, ossia è stata tra gli attori che hanno permesso di ottenere dei risultati, una delle caratteristica della legge Marcora è che tutti gli attori che fanno parte del processo si attivino e diano la loro disponibilità e operatività: la Regione Piemonte, i fondi mutualistici cooperativi e i lavoratori stessi investendo parte del loro TFR.
«In questo modo si realizza quanto previsto dall’art. 45 della Costituzione che consegna alla cooperazione una valenza di tipo sociale ossia si riconosce nella cooperazione uno strumento per risolvere positivamente le crisi che non sono state in grado di risolvere altre forme di impresa» ha concluso Gonella.
Alla presenza dell’Assessore alle attività produttive della Regione Piemonte Giuseppina De Santis e del Sindaco di Roccavione Germana Avena che hanno da subito creduto all’importanza dei Workers Buyout, fenomeno di fondamentale importanza per la salvaguardia e tutela dei lavoratori e dell’economia del territorio è stata raccontata l’esperienza di due WBO quello della Cooperativa Cartiera Pirinoli di Roccavione e della Cooperativa Jolly Store di Baveno.
Ruolo molto importante è rivestito anche dagli strumenti finanziari e nello specifico dai Fondi Mutualistici Cooperativi CoopFond e CFI – Cooperazione Finanza Impresa che, come attentamente spiegato rispettivamente da Beatrice Pucetti e Maurizio De Santis, consentono oltre a finanziare l’operazione anche di intervenire attraverso il supporto, la consulenza e la progettazione.
Giovanni Ferrero Presidente ISMEL ha concluso così i lavori della mattinata «Il tema della partecipazione dei lavoratori alla gestione della vita delle imprese è di rilevante importanza e interesse per l’ISMEL e ovviamente i tre soggetti che lo costituiscono, quali Istituto Salvemini, Vera Nocentini e Istituto Gramsci, il Polo del ‘900 e tutti gli attori che vi partecipano. In molti settori una forma di partecipazione diretta dei lavoratori alla gestione delle imprese, turismo e della cultura, ma comunque in tutti i settori dove è forte la conoscenza del prodotto o del servizio erogato diventa un aspetto di interesse e esempio da seguire e la nostra esperienza è stata largamente utilizzata anche a livello internazionale. Dobbiamo quindi essere orgogliosi del fatto che innestandosi nel processo storico noi siamo in grado di costruire dei percorsi e dei processi innovativi”. Ha concluso Giovanni Ferrero Presidente ISMEL».
Scritto da Valentina Consiglio