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domenica, 8 Settembre 2024

Wikileaks in salsa sabauda: continua lo scontro sui conti di Torino

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di Andrea Doi

Nel balletto delle cifre sul Bilancio si aggiunge un altro numero. Questa volta è superiore a 90 e quindi non si può giocare al lotto. Dopo i 30 e 70 arriva il 300, che nell’idea dell’amministrazione dovrebbe rappresentare un nuovo disavanzo dell’epoca Fassino.

Continua il Wikileaks in salsa sabauda che vede la pubblicazione di documenti riservati, bozze di istruttorie e cortine fumogene varie. Eravamo stati facili profeti quando abbiamo preannunciato una scoppiettante vigilia della presentazione del primo Bilancio a 5 stelle.

Del resto, come ricompattare le fila della maggioranza se non agitando lo spauracchio della “pesante eredità del passato”? Ecco spiegato perché per la prima volta viene reso pubblico un carteggio preliminare tra Corte dei Conti e Comune al fine di mitigare gli effetti di un bilancio di previsione che si preannuncia pieno di contraddizioni.

Alle indiscrezioni giornalistiche odierne e alle dichiarazioni all’Ansa della Sindaca Appendino arriva a stretto giro la risposta della minoranza Dem in Sala Rossa:

«In ordine alle indiscrezioni trapelate e in ossequio alla trasparenza che ha sempre contraddistinto i governi del centro sinistra, riteniamo utile precisare che l’Amministrazione ha applicato nel rispetto di norme e leggi l’introduzione delle novità portate dall’armonizzazione contabile, compresa la complessa procedura di riaccertamento straordinario dei residui.

In essa, e con ben due provvedimenti approvati e dibattuti in Consiglio Comunale nel 2015 e nel 2016, sono stati revisionati crediti e debiti, appostando a copertura del rischio di inesigibilità dei primi un consistente fondo e finanziando negli esercizi successivi il conseguente disavanzo di circa 300 milioni come previsto dalla norma.

L’entità di questa operazione, unica nella storia della contabilità pubblica e espressamente una tantum per legge, prevede il conseguente ripiano in 30 esercizi dell’intera somma (Cfr delibera 2015 02888/024 e 2016 01458/024). Peraltro, nel corso degli anni, l’ammontare dei residui attivi e passivi è stato considerevolmente ridotto, più che dimezzandosi ancora prima della legge sull’armonizzazione contabile.

L’istruttoria avviata dalla Corte dei Conti è inserita nelle normali procedure di controllo dei conti degli Enti Locali. Una volta compilato un questionario, l’amministrazione riceve richieste di chiarimenti alle quali risponde nel merito. Solo al termine di questa fase istruttoria interna può essere emessa una pronuncia di merito. Siamo, dunque, in una fase di controllo di routine, appena avviata di cui sono attori la magistratura contabile da un lato e il Sindaco e i Revisori dell’altro. È la prima volta che un documento preliminare, peraltro non ancora nelle nostre disponibilità, viene diffuso violando la riservatezza istruttoria.

Le dichiarazioni della Sindaca Appendino appaiano per tutte queste ragioni strumentali e intempestive e volte a preparare il terreno per la presentazione del bilancio di previsione 2017. Le modalità e le tempistiche delle polemiche sui conti, proprio come avvenuto a novembre ’16 in occasione della presentazione dell’assestamento, confermano la volontà di confondere la città e la sua maggioranza, sull’ormai incolmabile distanza tra le promesse di campagna elettorale e la realtà del governare, come dimostrato dalla recente scelta di utilizzo degli oneri di urbanizzazione per finanziare la parte corrente».

Alla prossima puntata della “saga del bilancio”…

 

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