Si firmano “Nuovo Partito Comunista” gli autori dei manifesti che sono comparsi questa mattina nei giardini davanti al Palagiustizia di Torino. Locandine in cui compaiono le foto del questore Giuseppe De Matteis, del prefetto Claudio Palomba, del procuratore generale Francesco Saluzzo, del sostituto procuratore Nicoletta Quaglino, del pm Manuela Perrotta, del presidente del tribunale Marco Viglino.
“La mafia del Tav siede in prefettura, questura e tribunale. Smascheriamo i membri della cupola accusiamo gli accusatori” si legge nel volantino in cui si chiede anche la liberazione dei No Tav in carcere e si invita a costruire “in ogni azienda, scuola, quartiere, comitati clandestini per il nuovo partito Comunista”.
I manifesti compaiono il giorno dopo la busta con proiettili inviata al magistrato Elena Bonu che ha negato misure alternative al carcere per la militante No Tav Dana Lauriola.
Ferma la condanna dell’assessore alla Sicurezza della Regione Piemonte Fabrizio Ricca: “Solidarietà a uomini dello Stato presi di mira da manifesti diffamatori No Tav affissi davanti al Tribunale. Qualcuno sta soffiando sul fuoco e non possiamo accettarlo: chi predica violenza va individuato”. QLa Tav è un’opera necessaria – conclude l’assessore – che per essere realizzata ha passato numerosi vagli democratici e istituzionali, chi vuole sabotarla usando intimidazione e prevaricazione è un anti-democratico”.