Due mesi di bellezza, ispirazione, arte ed espressione: Paratissima sconvolge e colora la quotidianità dei torinesi e di tutti coloro che dal 23 ottobre all’8 dicembre, vorranno arrivare in città per visitare questo grande palcoscenico per artisti emergenti. Viene in questa edizione ripensata la classica fiera d’arte e viene proposto un nuovo assetto espositivo certamente più sostenibile e flessibile sia per gli artisti che per le gallerie d’arte.
Paratissima è organizzata da PRS. La direzione artistica è di Francesca Canfora. È realizzata con il supporto di CDP Investimenti SGR, società del Gruppo Cassa depositi e prestiti, il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e il patrocinio della Città di Torino.
E’ un messaggio di rinascita, spiegano gli organizzatori, necessario dopo mesi nei quali l’arte e la sua esposizione sono stati fortemente penalizzati dallo sto agli eventi imposto dal lockdown. L’arte e la possibilità che le opere danno di “evadere” rappresentano una chance imperdibile per misurarsi con le proprie emozioni e per gli appassionati di confrontarsi con le proprie conoscenze, ampliandole.
Paratissima espone in piazzetta Accademia Militare 3, dietro il Teatro Regio: è una grande opportunità per gli emergenti, che non sempre sono giovanissimi, che grazie alla kermesse trovano un modo per farsi conoscere, esponendo le proprie opere: dalla scultura, alla fotografia, alla pittura. C’è fantasia ed emozione, forza e creatività tra le stanze di Paratissima che offre di volta in volta al pubblico contenuti nuovi e diversi.
La forza del format è infatti quello di non essere statico ma di muoversi, esattamente come la creatività umana.
Paratissima mantiene inalterata la sua identità e la sua mission di sostegno all’arte emergente, ma variano i tempi di fruizione dedicati alle sezioni che compongono l’intero evento: arti visive, gallerie d’arte e fotografia.
L’arte rende Paratissima una stazione, fatta di transito, di salite e discese, di incontri, di sguardi: da punto di incontro, di partenza o di arrivo a matrice di scambi e relazioni, dove la circolazione per l’arte e le sue nuove proposte è libera. Ecco che nasce dunque Paratissima Art Station, naturale evoluzione del processo creativo di Paratissima. Il viaggio popone quattro fermate: la prima è “NICE & FAIR – Contemporary visions” e affronta il tema della contemporaneità nelle 5 mostre collettive, che coinvolgono più di 80 artisti, curate dagli 11 allievi del corso per curatori N.I.C.E. – New Independent Curatorial Experience.
La seconda fermata “G@P – Galleries at Paratissima” è dedicata ai professionisti di settore nella vendita di opere d’arte. Sono quattordici, quattro in più dell’anno scorso, le gallerie selezionate.
La terza fermata “REBIRTHING – Art to restart”, curata da Paolo Lolicata e Giulia Giglio, si interroga sul futuro: nel presente attuale sospeso e dilatato si vive nell’attesa di un segno di speranza o miglioramento, che lasci intravedere una qualche sfumatura di un possibile e prossimo futuro. La costante, il comune denominatore globale, è l’incertezza ma, nonostante ciò, si staglia ora chiaro e netto all’orizzonte il desiderio di rinascita e la necessità di un cambiamento. Un tema assolutamente sentito dopo l’esperienza del lockdown e ancora in piena lotta contro la pandemia.
La quarta e ultima fermata “PH.OCUS – About photography”, a cura di Laura Tota, è dedicata alla fotografia contemporanea con due mostre curate e un progetto speciale per raccontare la quarantena, il lockdown e la forza della comunicazione visiva della fotografia autoriale.