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lunedì, 2 Dicembre 2024

Via Germagnano; ‘DemoS’, ‘Torino in Comune’ e ‘LUV’: “Nessun blitz ferragostano, il Comune si assuma la responsabilità”

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Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

‘DemoS’, ‘Torino in Comune’ e ‘LUV’ esprimono forte preoccupazione riguardo all’iniziativa di sgombero del campo di via Germagnano che coinvolge circa 100 nuclei familiari tra i più fragili della città. Si tratta di persone che avrebbero necessità di una forte risposta e di un accompagnamento in termini di integrazione sociale” – dichiarano Elena Apollonio, Demos-Democrazia Solidale’, Eleonora Artesio, Torino in Comune e Marco Grimaldi, Liberi Uguali Verdi. 

“Vorremmo capire – proseguono i tre – qual è il progetto dell’amministrazione comunale per garantire un percorso di vita dignitoso a quelle famiglie e ai numerosi minori presenti: in termini di soluzione abitativa, anche temporanea, di un eventuale inserimento lavorativo e per garantire la regolare frequenza scolastica e corsi di formazione professionale. Esprimiamo perplessità in merito ad uno sgombero in piena estate che sembrerebbe avere i tratti di un mero spostamento del ‘problema’ in un’altra zona della città; pertanto chiediamo con forza all’amministrazione comunale di comunicare quale sia il progetto previsto nell’immediato futuro per quei nuclei famigliari. Non vorremmo – proseguono Apollonio, Artesio e Grimaldi – che la scelta dei tempi nasconda una precisa volontà politica, la non assunzione di responsabilità di fronte ad un problema estremamente complesso in termini sociali che non può certamente essere risolto attraverso blitz di Ferragosto”.

“Spiace che Torino, una città che ha saputo trovare in passato soluzioni umane e dignitose per persone in condizioni di fragilità, oggi non sia in grado di costruire un progetto capace di garantire il rispetto, la dignità e i diritti di famiglie e bambini che già si trovano in situazioni di debolezza, in un momento particolarmente difficile a causa di una crisi sanitaria ed economica senza pari. Chiediamo pertanto – concludono Apollonio, Artesio e Grimaldi – che i fondi distribuiti a pioggia siano invece impiegati per trovare una sistemazione temporanea migliore di quella attuale a quelle famiglie”.

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