Non condanna a priori Fabio Versaci, ma prova comprendere il perchè delle violenze a cui si è assistito nella notte torinese da parte di chi protestava contro le nuove restrizioni del Dpcm.
“Siamo in situazione molto complessa con una società sempre più divisa, arrabbiata e confusa” scrive il consigliere M5s.
“Ieri sera quelli che hanno rotto le vetrine dei negozi per rubare dei capi di Gucci sono ragazzi che fanno parte di questo tempo strano, molti di loro sognano di avere vestiti di marca e l’ultimo modello di Iphone, però probabilmente vivono in periferia e forse quelle cose non se le potranno mai permettere. C’è poco da meravigliarci, questa è la società che abbiamo creato, raccontando che per sentirsi realizzati bisogna essere ricchi come gli influencer o i rapper che sfoggiano i loro brand sui social. Siamo una società che si scaglia contro il reddito di cittadinanza e fa sentire chi lo percepisce un fancazzista” spiega.
Versaci precisa anche come la protesta di Napoli e quella di Torino non siano paragonabili: “Sono due città molto diverse, con storie completamente differenti: una subisce la violenza dei clan di Camorra, l’altra ha subito lo strapotere di mamma Fiat che ha creato una città operaia nascondendo le sue bellezze artistiche e culturali, e dopo averla usata per i loro profitti hanno pensato bene di abbandonarla lasciandola impoverita con un futuro incerto”.
“La politica in questi anni, soprattutto la sinistra, si è dimentica delle periferie. Siamo dovuti arrivare noi Grillini a parlarne e purtroppo ci siamo scottati con la realtà e molte risposte non siamo riusciti a darle. Spero che il Governo agisca subito per aiutare i più deboli e le persone in difficoltà perchè sappiamo che in queste situazioni i politici peggiori quelli che soffiano sul fuoco sono pronti ad aizzare queste persone” conclude il consigliere.