1.8 C
Torino
lunedì, 2 Dicembre 2024

Un festival di cultura del basso invaderà Porta Palazzo dal 7 al 14 maggio

Più letti

Nuova Società - sponsor
Redazione
Redazione
Nuova Società nasce nel 1972 come quindicinale. Nel 1982 finisce la pubblicazione. Nel 2007 torna in edicola, fino al 2009, quando passa ad una prima versione online, per ritornare al cartaceo come mensile nel 2015. Dopo due anni diventa quotidiano online.

Lezioni di musica e canto, mostre, interventi canori, cori, poesie, improvvisazioni teatrali, letture sotto l’orologio di Porta Palazzo, negli orti urbani, nei cortili, davanti una cassetta della posta o in un mercato, e anche lezioni di restauro al Gran Balon. «130 partecipanti e il numero continua a crescere» dichiarano con soddisfazione i promotori del primo “babelico” Festival della Cultura dal Basso, in programma dal 7 al 14 maggio nell’area tra Porta Palazzo, Borgo Dora e Aurora.
Gli organizzatori hanno lasciato briglie sciolte non solo alle associazioni presenti nell’area ma soprattutto all’espressività dei cittadini residenti e degli amanti di queste zone, non certo facili, per proporre “microeventi” riconosciuti come “attivazioni culturali”. La festosa invasione del Festival ha il patrocinio della Città di Torino, della Circoscrizione 7 e si avvale del sostegno della Compagnia San Paolo.

Un progetto che vuole dare voce e spazi a tante persone che da sempre avrebbero voluto dire qualcosa in pubblico. L’obiettivo è quello di far partecipare il pubblico di ogni nazionalità, portando “pillole” di cultura in luoghi dove la gente non se l’aspetta, in modo di avvicinarla alla poesia, alla lettura, alla musica al teatro.
I promotori sottolineano come questa grande sperimentazione intenda non solo regalare dei momenti di svago ed espressività ma anche “lasciare qualcosa nel quartiere”. «Il sogno è che a Porta Palazzo, Borgo Dora e Aurora la mobilitazione felice e appassionata delle persone faccia riaprire spazi culturali e crei maggiore rispetto per le culture diverse» è l’intento del regista Stefano Di Polito che ha ideato il progetto. Di Polito intende così riproporre in qualche modo, nel cuore multietnico di Torino,l’esperienza vissuta con il suo film “Mirafiori Lunapark” – ricorda il regista – come «grazie al successo di pubblico a Mirafiori la vecchia fabbrica usata come set sia stata riaperta al territorio».

Questa visione profondamente e pragmaticamente democratica del Festival della Cultura dal Basso trova riscontro nelle parole di Tatjana Giorcelli, presidente dell’Associazione Culturale Babelica, vincitrice del Bando Open 2016: «Siamo profondamente convinti che chiunque possa essere portatore di un “sapere”, legato alle proprie tradizioni culturali o alle proprie passioni e che ogni passione, se trasmessa con amore e semplicità, possa diventare un momento di cultura contagioso».
Inutile ricordare come da tempo in molte realtà difficili specie del sud si sia capito che i miglioramenti sul piano sociale e in termini di ripristino dell’ordinaria vivibilità sarebbero passati non tanto sulla strada della repressione, con quartieri “morti”e silenziosi in cui domina paura e diffidenza, ma bensì portando luce, musica, festa, cultura come linfa vitale in grado di far rinascere e rendendo vivo ogni vicolo ben oltre quanto avvenga con la rituale ed episodica processione o sagra.

Entrando nel dettaglio il Festival prenderà il via alle ore 10.30 del 7 maggio con un’invasione digitale nel quartiere Aurora che accompagnerà l’intervento d’arte urbana di Togaci con la sua installazione di specchi lungo le vie del quartiere. Si potrà inoltre salire sulla mongolfiera di Turin Eye per scattare le foto dall’alto. L’ondata di iniziative, (130 e forse di più) avrà il gran finale sabato 13 e domenica 14 maggio con incursioni artistiche al mercato di Porta Palazzo, lezioni di restauro durante il Gran Balon, esibizioni della sezione To Street del Torino Fringe Festival alla Stazione dei Treni Torino Ponte Mosca e spettacoli teatrali a cura dell’ASAI e del Centro Interculturale presso il Cortile del Maglio.
Spazio anche per i più piccoli con quotidiani spettacoli e proiezioni dalle ore 17. Un modo per avvicinare i bambini e le loro famiglie alla cultura.

Il quadro è completato da laboratori sugli alimenti a chilometro zero e sugli insetti, lezioni aperte di musica e canto e una staffetta di lettura in lingua madre a cura delle mamme del quartiere. Sempre rivolti ai genitori sono previsti incontri sulla pedagogia presso il Cecchi Point a partire dalle 10.30 di domenica 14 maggio, in collaborazione con la rivista Giovani Genitori. Infine Cinema con bebè, con proiezione gratuita di Azul e Asmar di Michel Ocelot e merenda per i bimbi.

- Advertisement -Nuova Società - sponsor

Articoli correlati

Nuova Società - sponsor

Primo Piano