Una Turin Marathon tinta d’azzurro: è infatti l’atleta italiana Ivana Iozzia a vincere la 27esima edizione della maratona di Torino per le donne. L’atleta comasca ferma il cronometro a 2h34’13” e coglie il suo primo grande successo in carriera. La Iozzia, 40 anni, ha dominato dall’inizio alla fine, prova ne sono i distacchi inflitti alle avversarie: la seconda è la portoghese Monica Da Silva, che passa il traguardo dopo circa sette minuti (2h41’43”). Terza un’altra italiana, Elena Carsaro, che chiude a 2h43’00”.
Così come spesso accade nella vita, Iozzia ha dovuto superare momenti difficili, che è riuscita a superare anche grazie all’atletica: «Bisogna avere tanta fede, credere che c’è sempre una speranza – afferma a fine gara – E lo dico a tutti coloro che sono ammalati, non bisogna mai darsi per vinti e arrendersi. Questa vittoria è la bella conclusione di una stagione lunga, in cui ho avuto qualche problema fisico, ma che è finita bene».
E se in campo femminile sul podio sventola il tricolore, in campo maschile a dominare è il Kenya, con ben tre atleti ad occupare i tre gradini del podio. Vittoria a Patrick Terer (2h08’52”), davanti a Benjamin Kolum (2h09’50”) e Samson Kagia (2h10’38”). Terer si è staccato definitivamente dal gruppo al 34° chilometro, davanti al Politecnico, e lì ha iniziato la sua corsa verso la vittoria. Una Torino particolarmente congeniale per l’atleta keniano, che bissa il successo dell’edizione 2012. «Mi sentivo ancora meglio del cento per cento della condizione – ha commentato – ho puntato molto su questa corsa che con il nuovo percorso mi si addice molto e sono stato premiato, migliorando di oltre due minuti il mio personale».
Al quarto posto un altro keniano, Robert Ndiwa, mentre primo degli azzurri è Domenico Ricatti, quinto: il pugliese dell’Aeronautica chiude in 2h16’43” la sua maratona, davanti a Stefano Scaini, sesto (2h17’25”).
© RIPRODUZIONE RISERVATA